Aveva tanto da farsi perdonare. Ed ha fatto altrettanto per cancellare quel che di sbagliato aveva combinato. Saverio Staropoli, giovane centrocampista della Gioiese, è balzato dalla lista dei “cattivi” a quella dei protagonisti. Evidentemente le urla di Graziano Nocera, tecnico della Gioiese, e i suoi rimproveri, hanno lasciato il segno, anche se è da dire che quel gesto non appartiene ad un calciatore solitamente tranquillo qual è il buon Saverio. Ma facciamo un passo indietro.

La Gioiese sta vincendo a Lamezia contro la Promosport alla prima giornata e, in occasione di un capannello di tifosi, si vede l’arbitro estrarre il cartellino rosso, proprio all’indirizzo di Staropoli. Avrà detto o fatto qualcosa di troppo. Qualcosa che doveva evitare, perché ha lasciato la squadra in inferiorità numerica ed in difficoltà. Poi alla fine è andato tutto bene, ma in quel frangente serviva ben altro comportamento.

Catechizzato a dovere e compresa la lezione, Saverio Staropoli, una volta scontato il turno di squalifica, si è rimesso sotto. Gioiese doc, ci tiene troppo a far bene con la squadra della propria città e stavolta l’energia positiva l’ha incanalata sui binari giusti per spingere la formazione viola alla vittoria. Eccolo, allora, subito protagonista e decisivo a Sersale: un gol lampo, che la Gioiese ha segnato dopo undici secondi, con cinque passaggi.

A battere a rete appunto Saverio Staropoli, al primo gol con la maglia viola, dopo l’esperienza passata sempre in Eccellenza con la maglia del Soriano. Classe 2003, rimane uno dei migliori prospetti under del torneo e avrebbe meritato la vetrina della Serie D: vuol dire che proverà a conquistare la quarta serie con la squadra di Gioia Tauro.