Pur soffrendo più del dovuto, il Soriano è riuscito nell’impresa di mantenere la categoria. Pareggiando per uno a uno contro la Promosport nella giornata conclusiva del torneo di Eccellenza, la squadra allenata da Umberto Scorrano ha conseguito quel punto che le serviva per evitare i play out. Un altro piccolo miracolo per il club dei presidenti Monardo e Morabito, espressione di un paese di poco più di 2mila abitanti: con tanti sacrifici, hanno messo la firma su un’altra significativa impresa.

Nelle parole del direttore generale Mimmo Varrà la soddisfazione per un obiettivo che vale moltissimo. «Sicuramente avremmo potuto salvarci in largo anticipo – queste le parole del dg rossoblù – però non bisogna dimenticare i problemi che il nostro allenatore ha dovuto affrontare. Fra questi il fatto di aver dovuto amalgamare nuovamente il gruppo dopo la campagna acquisti e cessioni di dicembre e, soprattutto, la problematica legata al campo sportivo. Negli ultimi mesi gli allenamenti si sono svolti alle 13 con massimo dodici calciatori, senza poter contare sull’apporto dei giovani, perché a quell’ora ancora impegnati con la scuola».

I progetti futuri

Ottenuta la salvezza, si guarda già al prossimo anno con Mimmo Varrà ancora nella veste di direttore generale, mentre potrebbero separarsi le strade con Umberto Scorrano. «La mia intenzione è quella di creare una formazione giovane, con calciatori ambiziosi e vogliosi di emergere, che sappia comunque farsi rispettare, per disputare così un torneo importante». Ma è chiaro che se il Soriano dovesse unirsi al San Nicola da Crissa (al quale manca poco per salire in Promozione) allora le ambizioni crescerebbero, visto che si andrebbe a formare un sodalizio ancora più forte. In tal senso da parte della dirigenza del Soriano ci sarebbe tutta la volontà di dar vita ad un progetto comune e si attende la risposta del presidente Fera del San Nicola da Crissa. Uniti, si hanno più chance di vincere.

Il campo sportivo

È chiaro che in tutto ciò, a prescindere dall’unione con l’altro club, per il Soriano diventa fondamentale poter giocare nel proprio impianto, cosa che non avviene ormai da due anni. «Questo è un aspetto imprescindibile – aggiunge Mimmo Varrà – anche perché la situazione va avanti da troppo tempo e mi sembra che i lavori procedano un po’ a rilento. In tal senso vorrei sensibilizzare tutti sulla situazione legata al campo, invitando la ditta Scarpino e il direttore dei lavori ad accelerare, perché è chiaro che, senza poter contare sul nostro stadio, non si potrà programmare nulla». Questo perché «dopo due anni lontani dalla nostra gente, che ringrazio per come ci hanno seguito, nessuno ha voglia di fare calcio in altri luoghi diversi da Soriano».