I giallorossi si impongono per 3-0 sulla Paolana e - complice la sconfitta della Vigor Lamezia sul campo del Rende - festeggiano l’ambita Serie D con ben due giornate di anticipo. Un traguardo che fino a un anno fa sembrava impossibile, dopo la vittoria del mini torneo di Eccellenza nel 2021, sono stati tre anni travagliati e ricchi di vicissitudini per la società giallorossa.

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Dal sogno all’incubo, nell’estate del 2021 infatti il Sambiase cede il titolo della Serie D a Felice Saladini, quell’anno presidente della Vigor Lamezia, che fonda una nuova società “F.C Lamezia Terme” che disputerà il campionato di Serie D per ben due stagioni, nel novembre del 2023, però, la squadra è stata ritirata dal campionato. 

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Il Sambiase si ritrova a disputare per ben due anni di fila il campionato di prima categoria ma la scorsa estate, Angelo Folino Raso, presidente della Promosport – seconda classificata nel campionato di Eccellenza – acquisisce il Sambiase e avviene uno scambio di titoli: la Promosport disputa il campionato di prima categoria mentre il Sambiase ritorna in scena nel massimo campionato regionale. 

In questi anni ricchi di cambiamenti, una sola cosa è rimasta invariata: l’amore e l’attaccamento dei tifosi ai colori giallorossi, a prescindere dalla categoria. Dopo tre anni, il cerchio si chiude, il Sambiase ritorna in Serie D. L’obiettivo della società è sempre stato chiaro: compiere il salto di categoria. I numeri danno ragione sulle scelte e la programmazione fatta. 

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I giallorossi si presentano alla calda sfida con la Paolana – per la quale è stato disposto il divieto di trasferta – con 19 vittorie (11 nel girone di andata e 8 in quello di ritorno), 7 pareggi di cui tre nel girone di andata (1-1 con la Palmese, 0-0 con il Cittanova, 0-0 con il Soriano) e quattro nel girone di ritorno (0-0 con lo Gioiosa Jonica, 0-0 con il Brancaleone, 0-0 con la Vigor Lamezia. 0-0 con la Reggio Ravagnese) e una sola sconfitta con il Praia Tortora per 3-2 rimediata nella settima giornata di campionato.

Ma il Sambiase non ha solo disputato un campionato con numeri da record ma ha anche compiuto un ottimo percorso in Coppa Italia, raggiungendo la finale con il Bocale.

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Tuttavia, nonostante sulla carta la squadra di mister Morelli fosse la favorita, ha subito una brutta battuta d’arresto, dovendosi arrendere ai calci di rigore. Un boccone amaro da buttare giù, i giallorossi avrebbero potuto subire un contraccolpo soprattutto dal punto di vista psicologico ma così non è stato, a dimostrazione del fatto – come ribadito diverse volte ai nostri microfoni da mister Morelli e dal direttore Antonio Mazzei – che è stata proprio la forza mentale, oltre alle evidenti qualità tecnico – tattiche della rosa, a fare la differenza nei momenti cruciali della stagione.