Due sole vittorie nelle ultime sette gare e una classifica che adesso sta diventando pericolosa. La Palmese torna da Castrovillari sconfitta con un sonoro 3-0. Una sconfitta pesante e ne è consapevole il presidente Sergi che annuncia importanti novità. Uno scossone che è iniziato stamattina con le dichiarazioni: «Quando si sbaglia dico sempre che non è mai il singolo ma un po’ tutti. Mi metto sempre io avanti perché è mia natura farlo per non dare sempre colpe ad altri. Dunque chiedo scusa ai tifosi perché non siamo stati bravi a ricreare o fare qualcosa di più importante di quello che eravamo, ma allo stesso tempo ricordo a molti di loro che se non sei sostenuto o aiutato dal paese stesso non si può chiedere la Luna e tantomeno come ho sentito da alcuni che si potevano prendere giocatori palmesi. Ricordo anche qui che noi ci abbiamo provato, anzi ne avevo fatta una questione di impegno personale ma i maggior problemi in tutti i sensi forse li ho avuti con loro stessi perché ancora c’è chi crede che si giochi per la Maglia, quando tutto o quasi si dirige solo per i rimborsi spese a meno che parliamo di Under».

Sergi: «Una squadra di uomini»

E ancora, poco prima dell’annunci delle sue dimissioni: «Quello che posso ora dire a tutti è che in settimana saranno presi seri provvedimenti e anche drastici perché la Palmese nel mio concetto deve esser fatta di uomini prima e poi di calciatori, e qui posso dire che con alcuni abbiamo proprio sbagliato. La mia promessa è che finché posso, come ho sempre fatto fin ora, è onorare impegni e lasciare una società sana soprattutto economicamente anche perché ne ho fatto un vanto per anni su questo, poi ripeto sono disposto dove ci fossero le reali intenzioni e serietà a mettermi di lato se qualcuno mi bussa o telefona che vorrebbe prendere mio posto gratuitamente lasciando anche titolo che ho gentilmente comprato io per il bene della Palmese stessa».

L'annuncio

Nella tarda mattinata, invece, l'annuncio delle sue dimissioni: «Con effetto immediato lascio la presidenza della gloriosa Palmese a un nostro caro dirigente, Giovanni Cutrì, il quale già aveva il ruolo di direttore generale e gestione del settore giovanile. Quest'ultimo sarà aiutato da me finché le cose non si sistemano. Mi assumo le responsabilità di questi errori commessi quest'anno, ma è doveroso come già accennato spiegare che le condizioni e promesse iniziali di più parti erano diverse e solo ripeto una persona vicina alla Palmese ha provveduto, in parte. Detto ciò come ribadito più volte va preservato il patrimonio del calcio giovanile che qualche anno fa quando arrivai era pari a zero, e soprattutto scegliere persone e giocatori che oltre la parte economica apprezzano il senso di appartenenza e di sacrificio»