La regola non scritta del calcio racconta che i campionati si vincono (spesso) con la migliore difesa. La storia dell’Eccellenza calabrese in parte conferma questa situazione e in parte no, ma poco importa. Alla fine conta solo essere primi e ottenere l’obiettivo della promozione. A due terzi del cammino il Sambiase è in vetta alla classifica con otto punti di vantaggio sulla Vigor ed è anche andato un po’ al di là rispetto ai programmi iniziali, in parte per meriti propri, in parte per demeriti altrui. Intanto la squadra di Claudio Morelli continua a vincere e ha portato a 13 la serie positiva, uguagliando il record stagionale del Soriano. C’è quindi un dato che va evidenziato ed è relativo al numero dei gol subiti, anche se va precisato subito un altro aspetto: il Sambiase ha anche il migliore attacco dell’Eccellenza con 36 reti. Non è un dato straordinario, però pesa tanto se si considerano le defezioni numerose accusate proprio in quel reparto nel corso della stagione.

Ma torniamo alla difesa: Colombatti e compagni hanno subito appena 8 reti in 20 gare di campionato. Considerando una media di 96 minuti a partita (recuperi compresi, più o meno), il Sambiase a conti fatti subisce una rete ogni 240 minuti circa. Decisamente tanta roba, indice di una squadra che sa il fatto suo, che sa stare in campo e con meccanismi difensivi ben collaudati che, ovviamente, abbracciano tutti i reparti e non solo quello arretrato.

In 14 gare su 20 la porta dei giallorossi è rimasta imbattuta. Solo in una occasione (a Praia a Mare, all’andata), ha subito più di un gol (tre per la precisione). Nelle ultime sette giornate il Sambiase ha incassato appena una rete, tra l’altro su calcio di rigore. Due stagioni addietro, in Promozione, la Promosport targata Claudio Morelli fu capace di non subire reti in 18 sfide su trenta e questo conferma tante cose e indica lo scrupolo, l’attenzione e la sagacia tecnico-tattica del trainer lametino. A ciò si aggiungono, come dicevamo, l’applicazione massima e l’attenzione di tutti gli interpreti di volta in volta mandati in campo. E non solo: a livello atletico anche stavolta il lavoro del prof. Morelli è stato proficuo. Mai un calo, ogni partita si regge l’urto alla grande, anche quando ci sono assenze pesanti e numerose.

E adesso, per il Sambiase, ecco l’ostica trasferta, sabato nell’anticipo, in casa del Brancaleone, altra formazione che, negli ultimi anni con Alberto Criaco alla guida, è sempre stata difficile da superare. Sarà un altro bel test per la capolista, alle prese con un avversario in salute, anche quest’anno in grado di avere una marcia in più, mostrandosi ostico, concreto e, ovviamente, puntualmente difficile da affrontare.