Il ds neroverde: «Play off? Tenendo conto dell'esperienza dello scorso anno, preferisco andare cauto e guardare domenica dopo domenica»
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Una partita pazza, imprevedibile e che ha regalato continui capovolgimenti di fronte, con l'ago della bilancia una volta in favore del Bocale e una volta in favore della Palmese. Alla fine è stata proprio la squadra neroverde a prendersi l'intera posta in palio in occasione del diciottesimo turno del campionato di Eccellenza. Terza vittoria consecutiva e quarto risultato utile di fila per il club di Bracco che sale a quota 28 punti. Passano tre minuti e la sblocca Le Piane ma agli sgoccioli del primo tempo Sanchez prima e Romano poi la ribaltano. Nella ripresa uno sfortunato autogol rimette tutto in parità e poi, a dieci minuti dal termine, Lavecchia firma il colpaccio.
Le parole di Praticò
Al termine della partita, ai microfoni del club locale si è espresso il direttore sportivo Piero Praticò: «Diciamo che è stata una partita con il sangue agli occhi da ambo le parti, ma devo dire che ho visto anche un gran bel Bocale che era riuscito ad annullare la nostra manovra di gioco. Mai come oggi il primo tempo è stato provvidenziale per entrare negli spogliatoi e guardarci in faccia. Da lì siamo entrati con più motivazione e, nella ripresa, abbiamo ribaltato la partita, anche perché i deu gol del Bocale ci avevano buttato a terra ma poi abbiamo ripreso la partita». Tre punti che proiettano i neroverdi a meno due dai play off, ma lo stesso Praticò esorcizza l'argomento: «Sulla base dell'esperienza dello scorso anno, dove abbiamo fatto un ottimo girone di andata e poi un ritorno balbettante, preferisco guardare partita dopo partita e non è una frase fatta. Adesso riceveremo il Brancaleone e poi avremo un filotto di partite difficili, dunque diciamo che tutto è in divenire». Il ds si sofferma poi sul momentaneo nervosismo in campo: «Non mi è piaciuto l'inutile chiacchiericcio in campo con i giocatori che si rimproveravano a vicenda. Una volta tornati calmi, infatti, ognuno ha fatto il suo e abbiamo vinto la partita».