«Mi sorregge una grande passione. E fin quando mi accompagna nel percorso, allora sarò sempre su questi campi». Eccola la risposta di Alberto Aita quando gli chiediamo cosa lo spinge a rimanere nel calcio dilettantistico calabrese e ad andare avanti fra allenamenti e partite, giovani da crescere e idee da far imparare e applicare. Il tecnico della Dgs Praia Tortora, squadra che l’anno scorso ha condotto in Eccellenza con un gran numero di reti e attuando un gran bel calcio, rimane un maestro del calcio e si porta dietro la voglia di allenare anche perché «posso assicurare che non è una cosa piacevole. A me è successo qualche anno. Mi piace stare in mezzo ai giovani. Per me è molto importante trasmettere loro qualcosa di buono, al di là dei risultati e del gioco espresso».

Anche nell’attuale torneo di Eccellenza, la Dgs Praia Tortora sta svolgendo un torneo di un certo spessore, rimanendo, da neopromossa, lontana dalla bassa classifica. Anzi, si potrebbe anche aspirare ai play off, ma Alberto Aita dice di non pensare a una cosa del genere, tutt’altro: «Io penso solo ed esclusivamente alla salvezza e ai punti che ci mancano per poter stare tranquilli. Allo stesso tempo cercherò di dare a qualche altro giovane la possibilità di maturare una certa esperienza in un torneo importante qual è quello di Eccellenza». E poi aggiunge: «Questo è per noi un campionato di assestamento e noi da matricola volevamo confermare ciò che di buono abbiamo fatto nella passata stagione. Direi che in larga parte ci stiamo riuscendo».

Domenica scorsa ottima prestazione al cospetto del Sambiase: «Abbiamo tenuto testa alla capolista, mettendola anche in difficoltà. È chiaro che in queste partite se hai diversi calciatori di una certa qualità, basta anche un solo guizzo per risolvere a proprio favore. Ma io sono soddisfatto per la prova offerta dai ragazzi». E nel prossimo turno altra sfida complicata contro il Cittanova, terzo della classe: «Ci faremo trovare pronti anche in occasione di questa partita – conclude Alberto Aita – per proseguire nel nostro percorso».