Nove punti in sei giornate per la squadra di Saviano, che sembrava spacciata e che adesso è quantomeno tornata in corsa per i play out
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La sera del 22 gennaio, la situazione in casa Bocale era da allarme rosso. Dopo la sconfitta in casa contro il Brancaleone, al termine della 18ª giornata, la squadra reggina era penultima, a -9 dalla quintultima, quindi proprio al limite del distacco entro il quale ci si può salvare ai play out, e con alle porte la trasferta di Scalea, in quel momento lanciatissimo in seconda posizione e in ottima salute. E non solo: un senso di scoramento sembrava aver coinvolto tutto l’ambiente o quasi. A volte, però, basta un episodio per dare una svolta alla stagione e nel caso del Bocale l’evento che ha determinato un cambiamento, in positivo, è avvenuto proprio a Scalea. Qui, in verità, due situazioni particolari hanno “favorito” la squadra nel frattempo passata da Laface a Saviano, fino a gennaio punita ben oltre i propri errori ed i propri demeriti. Sull’uno a zero, infatti, lo Scalea ha sprecato il rigore del raddoppio (errore assurdo di Cassaro e Caruso, che si sono messi a passarsi il pallone dal dischetto, ma bravo anche Marino) e poi topica del portiere di casa e rete del pari.
Un mese per svoltare
Nel giro di poche settimane il Bocale si è così rimesso in sesto. La classifica rimane complicata, sia chiaro, ma fa meno paura rispetto a gennaio. La squadra del presidente Cogliandro ha conquistato 9 punti nelle ultime sei giornate, perdendo soltanto a Sersale, dove ci si aspettava qualcosa in più. Il recente bottino non è straordinario, però fa tanto dal punto di vista del morale, se si pensa che il Bocale di punti, nelle precedenti 18 giornate, ne aveva conquistati 11. E non solo: i biancorossi hanno vinto due volte in tre giornate, dopo aver vinto altrettanto in 20 turni di campionato. Ci si è svegliati tardi, è vero, e di errori ne sono stati commessi molti, non solo da chi scende in campo, ma anche da una dirigenza passionale, ma che si è “divertita” (nel tentativo di salvare il salvabile) a inventare il mercato “open” con arrivi e partenze praticamente a ogni mese da settembre a oggi. Ma ci sarà tempo e modo per analizzare questa stagione complicata, nella quale la permanenza in Eccellenza è ancora a rischio, sia chiaro, anche se il Bocale è a -4 dalla possibilità di giocarsi il play out in casa. Per la salvezza diretta, invece, ci vorrebbe un miracolo: la Paolana, sestultima, è lontana 8 punti a sei giornate dalla fine.
Il cammino
Servirebbe un exploit esterno. Fuori casa il Bocale non ha perduto molto (5 ko in 11 gare), ma non vi ha mai vinto. Dando uno sguardo al calendario, domenica si va a Rende, quindi scontro diretto interno con il Gioiosa Jonica, altro scontro diretto a Paola, e poi gara a Gioia Tauro e qui, alla terzultima, bisognerà capire se la capolista avrà già avuto il conforto della matematica per la promozione in D. La formazione di Saviano ha inoltre la possibilità di giocarsi il “jolly” contro l’Acri alla penultima in casa, per chiudere poi a Valanidi con la Reggiomed, per un derby che potrebbe servire a entrambe le squadre in ottica play off e play out. Come si può notare, partite intense attendono la formazione reggina, tornata intanto a “vivere” dopo un periodo buio, nel quale tutto sembrava volgere verso il peggio. Già questo “risveglio” è stato importante per un Bocale che, l’anno scorso, nel girone di ritorno ha compiuto con Laface una straordinaria rimonta. Adesso l’impresa bisognerà compierla per altri versi, però il Bocale è vivo e vegeto, ha ritrovato un po’ di entusiasmo e sa di dover lottare ancora per regalare alla dirigenza la permanenza in categoria.