Squadra che si divide fra lavoro e allenamenti, tifoseria formata dalle famiglie e in campo risultati di rilievo, grazie anche a un allenatore scrupoloso e competente: ecco i segreti del successo
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La tifoseria formata in larga parte da famiglie, con donne e bambini, rappresenta il contesto che ruota attorno al Brancaleone. Una piccola realtà in grado di mantenersi con orgoglio e dignità nel campionato di Eccellenza, dove ha saputo aggiungere anche i brillanti risultati ottenuti sul campo. Dirigenti competenti e passionali, calciatori che giocano perché sentono la squadra come una cosa di famiglia, un allenatore che mastica calcio come pochi, che risponde al nome di Alberto Criaco. Questo è il Brancaleone, quarto in classifica, da matricola del torneo, con un budget risicato e tanta voglia di far bene. Nonostante la recente sconfitta in casa della Promosport, anche stavolta segnali importanti per carattere e gioco espresso.
«Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo – spiega Alberto Criaco – nel quale potevamo andare sul due a zero e lì sarebbero cambiate tante cose. Non siamo riusciti a segnare dal dischetto, purtroppo, e i lametini hanno reagito. All’ultimo secondo abbiamo anche sfiorato la rete del pari. A dimostrazione ulteriore del fatto di aver giocato alla pari contro una grande squadra, che tale rimane».
Il Brancaleone resta lì in alto fra le grandi ed ha in pratica vinto il suo scudetto con il quarto posto in classifica. «Io credo che lo scudetto lo abbiamo vinto nel momento in cui – aggiunge il tecnico rossoblù – abbiamo tagliato il traguardo dei 37/38 punti, conquistando una salvezza che in pochi, se non nessuno, pronosticavano. Ritengo sia opportuno evidenziare il grande campionato che abbiamo fatto a maggior ragione nel momento in cui veniamo a giocarcela alla pari con una squadra costruita per salire di categoria».
Campo e lavoro, per un Brancaleone portato avanti praticamente a conduzione familiare, guidato da un allenatore che ha confermato di avere idee e valori. «I miei sono ragazzi che si barcamenano fra lavoro e allenamenti – conclude Alberto Criaco, fra gli artefici di questa nuova magica annata – e che spesso si trovano a tenere testa ad avversari che invece vivono solo di calcio e non hanno altri pensieri. Anche per questo ringrazio la mia squadra per quello che ha fatto finora così come mi preme ringraziare la società della Promosport per l’ospitalità che ci ha riservato».