Non è il primo e non sarà, purtroppo, neppure l’ultimo. Il doping fa notizia anche nel volley. Ormai è una certezza. Quest’anno sono già due i casi riscontrati nel massimo torneo maschile italiano. Ironia della sorte toccano entrambi la Tonno Callipo Vibo Valentia.

 

Fermato l’ex capitano. Era stato Marcello Forni, nel frattempo sbarcato a Monza, a sorprendere, in negativo, tutti quando al termine del match contro Piacenza del dicembre scorso era stato trovato positivo al Benzoilecgonina, un metabolita della cocaina.

 

Nome in codice “Clostebol”. Un’altra sostanza, il clostebol, steroide anabolizzante, ha fermato l’attuale schiacciatore di Vibo Carlos Eduardo Barreto Silva, per tutti solo Kadu, uno dei migliori quest’anno in Superlega per numeri e statistiche in attacco e ricezione. E’ risultato positivo alla sostanza dopante nel post match play off contro Civitanova dello scorso 8 marzo. Il Tribunale Nazionale Antidoping  lo ha sospeso in via cautelare. Una mazzata per la Tonno Callipo alla vigilia della sfida contro Ravenna che da il là alla corsa all’Europa.

 

Il precedente. Quattro anni di squalifica è la pena inflitta dalla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping a Viktoria Orsi Toth, la giocatrice azzurra di beach volley che alla vigilia dell’esordio ai Giochi olimpici di Rio era stata squalificata dalle competizioni per la positività ad un controllo del 19 luglio. La sostanza incriminata è il clostebol,  presente anche in diverse pomate. La più usata è la Trofodermin. Nella serata del 14 febbraio la notizia della sua pesante squalifica (con scadenza il 18 luglio 2020). Le prove che l’atleta, 26 anni, ha portato in sua difesa non sono bastate o non sono risultate credibili.

 

Alessio Bompasso