VIDEO | Con la maglia della Gioiese ha conseguito la quarta vittoria in Coppa Italia. Pugliese di nascita e calabrese di adozione, ringrazia i tifosi per il sostegno e ha pure una dedica speciale
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Quattro campionati vinti e altrettante coppe in bacheca. Alessandro Dascoli è ormai uno specialista in promozioni e non solo. Difensore pugliese di nascita ma ormai calabrese di adozione, con la maglia della Gioiese ha conquistato la quarta coppa Italia in carriera. A Vibo l’ennesimo trionfo che si aggiunge ai quattro campionati vinti in Calabria con il Locri (due volte), la Palmese e il San Luca. A livello personale un’altra soddisfazione, che non è stata scalfitta dall’espulsione nel finale, quando ha di fatto impedito alla Promosport di accorciare le distanze. Una nuova dimostrazione di forza, proprio come ha fatto la Gioiese nella prima parte della stagione. «Quest’anno il gruppo sta facendo la differenza – esordisce Alessandro Dascoli – e devo dire che tutti assieme stiamo ottenendo grandi risultati. Anche in coppa la vittoria è di tutti. Società, staff tecnico, collaboratori, squadra e tifosi. Per tutti noi è un motivo di orgoglio l’aver regalato questo storico trionfo alla piazza di Gioia Tauro».
La Promosport si è arresa di fronte alla Gioiese, ma Alessandro Dascoli riconosce il valore dell’avversario: «L’esperienza mi insegna che non bisogna mollare. È vero: abbiamo un bel margine di vantaggio in campionato, però occorre insistere. La Promosport ci ha messo in difficoltà nella finale di coppa e farà la stessa cosa in campionato e noi dovremo ripartire con la stessa fame di sempre, con la grinta e con la voglia di far bene».
La differenza in casa viola la stanno facendo anche i tifosi. Ed è a loro che va il pensiero dell’esperto difensore: «Mi avevano detto che questa era una bella piazza e lo sta confermando. Nei nostri confronti davvero tanto calore, passione, sostegno. Veramente grato al popolo gioiese per quanto sta facendo per noi. I nostri tifosi ci sostengono dall’inizio alla fine. Faremo di tutto per regalar loro un’altra soddisfazione».
Infine non poteva mancare la dedica per l’ennesimo trionfo: «Dedico la vittoria della Coppa Italia a mia moglie, anche perché aspettiamo una bambina, e poi la dedico al mio amico Paolo Morello, un massaggiatore, un uomo società, uno competente».