Il direttore sportivo si è messo già al lavoro con largo anticipo: «Abbiamo richiamato molti ragazzi del posto che hanno un senso di appartenenza grandissimo per la propria squadra»
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Un campionato, quello scorso, iniziato in sordina ma che poi ha preso il sopravvento con gli otto risultati utili consecutivi e le belle vittorie contro Saint Michel e Atletico Maida. La Deliese sicuramente non deve rimproverarsi nulla di quanto fatto, avendo insidiato quasi costantemente la zona playoff ed è da qui che la società intende ripartire. Il mercato è già iniziato, con il direttore sportivo De Giorgio all'opera per costruire la rosa 2024/25: «Siamo partiti prima sul mercato sapendo che ci sarebbe stata grande concorrenza, poiché ci sono almeno 5/6 squadre attrezzate per le prime posizioni. Una campagna estiva, questa, in cui tutte vogliono essere protagoniste e aggiudicarsi i giocatori migliori».
In questa cerchia ipotizzata dallo stesso ds rientrerebbe anche la Deliese, come afferma lui stesso: «L'obiettivo è quello di fare bene, perché neanche noi vogliamo fare il ruolo delle comparse e in tal merito, quella che stiamo costruendo è una rosa finalizzata a lottare per le prime posizioni».
Un grande senso di appartenenza
Una Deliese, inoltre, che nella gestione del proprio mercato sta seguendo una linea ben precisa e con un filo logico e, soprattutto, ben radicato nel territorio riscoprendo la deliesità: «Il senso di appartenenza - continua il ds - è molto importante e proprio per questo abbiamo voluto richiamare molti ragazzi del posto e che tengono particolarmente a Delianuova. Posso dire che c'è un senso di appartenenza grandissimo per la propria squadra e, per loro, è un motivo di orgoglio vestire tale maglia. Un altro dettaglio importante è che aiuteranno i nuovi ad ambientarsi e a far capire il cuore deliese».
Un campionato altamente competitivo
Insomma, almeno da quello che sta nascendo si preannuncia un campionato di promozione altamente competitivo e ne è consapevole pure De Giorgio: «Per come la vedo io, sarà uno dei campionati più difficili degli ultimi dieci anni. Certo, il mercato è importante ma durante la stagione le gerarchie si possono rimescolare poiché conteranno i particolari e, soprattutto, l'organizzazione societaria. Avere una società solida e una base tecnica di rilievo è già un grosso punto avanti».