È partito dal basso, come tutti d’altronde. Si è formato sui campi calabresi. Ogni domenica, un piccolo passo in avanti. Ogni volta un mix di emozioni, con quel cuore pronto a battere per ogni decisione presa, con la testa poi a pensare se è stato giusto fischiare o meno. Ha avuto inizio da qui, dalle partite fra ragazzi, per arrivare ai Dilettanti.

Campi infuocati e ambienti sereni sui quali Mario Vigile si è formato, ha fatto pratica, è cresciuto, si è fatto apprezzare. Un passo dopo l’altro. Dapprima come arbitro, poi con la bandierina in mano. Un nuovo percorso affrontato con caparbietà e determinazione.

Ha fatto tutta la trafila e, una volta arrivato a fare da assistente in Serie B, ha preso atto di avercela fatta o, comunque, di essere ad un passo dal sognare quel debutto nella massima serie al quale tutti pensano quando iniziano questa avventura. E allora il giorno da segnare sul calendario, per Mario Vigile della sezione di Cosenza, è quello del 27 aprile, quando si giocherà la partita di recupero fra la Fiorentina e l’Udinese.

Campionato di Serie A, dove farà da secondo assistente. Il sogno che si avvera, appunto, e un altro motivo di orgoglio per il calcio calabrese, che qualche mese addietro aveva applaudito il debutto dell’arbitro reggino Francesco Cosso. Stessa trafila per entrambi. Stesse motivazioni, identica bravura. Sacrifici e passione, talento e buon senso. Errori anche, perché nessuno è perfetto, ma da ogni sbaglio, Mario e Francesco, hanno trovato la forza per ripartire, per ottenere la fiducia da parte di coloro che ne devono giudicare l’operato.

Grande soddisfazione per la Calabria, allora, per l’intero movimento calcistico e ovviamente per quello arbitrale, con il presidente regionale Longo in testa, ma anche con il presidente provinciale Scarcelli e tutti gli associati della sezione Aia di Cosenza, che hanno quindi un esempio da imitare. Perché quello che ha fatto Mario Vigile, con tanto sudore, con sacrifici, con passione, rappresenta sicuramente un esempio da seguire, un modello da imitare, appunto.

Parlerà calabrese, questo recupero della prima di ritorno di Serie A fra Fiorentina e Udinese. Nella terna diretta da Pezzuto ci sarà Mario Vigile di Cosenza. Un calabrese. Uno che ce l’ha fatta. Uno che ha scalato le montagne. E adesso non bisogna fermarsi.