L’allenatore rossoblù chiama alla lotta con il coltello tra i denti piuttosto che alla qualità, anticipando che almeno uno tra Vitale e Tumminello resterà nuovamente in panchina
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La decima giornata di serie C si disputerà ancora tra tanta costernazione per i tre giovanissimi tifosi foggiani scomparsi in un incidente stradale, non solo il match in programma domani sera 20 ottobre, alle ore 19.30 (anche meteo permettendo), allo stadio Ezio Scida. Il Crotone ospita l’ultimo in classifica Taranto forse con qualche preoccupazione in più rispetto ai pugliesi che sono pure ultimi e con una situazione societaria ancora non proprio cristallina.
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«Spesso utilizziamo a sproposito termini come tra la vita e la morte – ha precisato poco fa nella conferenza pre gara Emilio Longo – tra la costernazione ed il dolore per la perdita della vita di questi giovanissimi, abbiamo il dovere di ricordare a noi stessi che il calcio rimane tra gli argomenti meno importanti della nostra vita (magari come diceva Sacchi la più importante delle cose meno importanti), soprattutto di fronte a queste morti tragiche».
Dopo il doveroso e sentito saluto da tutta la famiglia del Crotone, si è subito andati ad analizzare come si arriva a questa delicata sfida contro un Taranto rinfrancato per la vittoria contro il Picerno, alla prima sconfitta stagionale, oltre che da quella nuova proprietà del “Taranto Calcio”. Il primo cittadino del capoluogo ionico, Rinaldo Melucci (che ha tributato un caloroso benvenuto arrivato al comunque non poco chiacchierato Mark Campbell, rappresentante del gruppo “Apex Capital Global LLC”), infatti, nelle scorse ore sembra aver, in qualche modo, comunque formalizzato l’accordo per l’acquisizione della società pugliese. Ma Emilio Longo non ha spazio e tempo da perdere visto il minimo vantaggio sull’ultima posizione e, soprattutto, per i miseri 8 punti global, hanno solo reso meno amaro il punto risicato a Monopoli dopo essere passati in vantaggio per l’ennesima volta.
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«Numeri e riferimenti di queste prime 9 giornate ci dicono effettivamente che abbiamo quasi sempre approcciato bene alle gare e che ci manca la capacità di equilibrare le prestazioni dal punto di vista difensivo – ha specificato Emilio Longo che invece non potrà contare sulle dichiarazioni del collega Gautieri che non parlerà con la stampa nella vigilia del match, sembra per motivazioni di carattere organizzativo e meteorologico – noi siamo certi che dopo la prestazione accorta a Monopoli, saremo invece in grado di essere più coraggiosi ed allungare la coperta di chi sa come attaccare, ma deve imparare a non perdere quel pizzico di solidità mostrata in Puglia la scorsa settimana».
Ovvio infatti che la squadra dei Vrenna abbia quasi l’obbligo dei tre punti anche per le tre terribili prossime sfide contro Giugliano, Benevento ed Audace Cerignola. «È ovvio che siamo chiamati ad una prestazione che sia in grado di farci conquistare i tre punti – ha puntualizzato mister Longo che ha la peggiore difesa con 19 goal subiti in 9 gare – ma dovremo essere bravi a concentrarci sul fatto che possiamo vincere contro chiunque senza sentire il peso di dover vincere per una classifica che comunque non meritiamo, e l’arma deve essere quel coltello tra i denti che non dobbiamo mollare».
Parlando dei protagonisti che sceglierà: «Vitale e Tumminello sono fondamentali per noi, probabilmente è complicato oggi pensare che possano tornare a giocare assieme, piuttosto in competizione, ma quando dico che dobbiamo essere identitari, mi riferisco al fatto che in questo momento la squadra deve essere consapevole che tutti dobbiamo dare qualcosa in più dal punto di vista atletico e caratteriale, essendo consapevoli di che ruolo abbiamo in questo momento in questo campionato».
E l’allenatore non è dunque disponibile a dare alibi a nessuno anche nello specificare il ruolo di questi due calciatori che sono finiti nel mirino assieme a lui stesso: «Probabilmente anche io sono chiamato ad essere meno accogliente e paziente di quanto sono stato fino ad ora – andando anche ad analizzare anche dal punto di vista tattico la gara di domani sera – e se è doveroso calcolare quanti attaccanti ci possiamo permettere in campo oggi, è altrettanto importante che, così come ha detto Velasco, abbiamo bisogno di schiacciatori che schiaccino anche con alzate non eccezionali». Non è la prima volta, per usare un eufemismo, che Emilio Longo si rifaccia ad aforismi e riferimenti certo non usuali in serie C, così, forse, aumentando chi si sta convincendo che questa categoria abbia necessità di essere affrontata con pragmatismo e grinta, più che con studio e filosofia.
Chiamando comunque una intera società, che pure ha un organico non certo da salvezza, a non dover sperare in svincolati di lusso come Enyango, Barberis (che pure si stanno allenando in prova all’Antico Borgo) e Mirante (di cui si vocifera da giorni), perché c’è la gara di domani che può e deve portare tre punti fondamentali che evitino un ultimo posto in classifica troppo più vicino rispetto a posizioni di tranquillità, altro che zona play off. Con l’aggravante di un ambiente depresso che, con l’aggiunta dell’emergenza maltempo, fa prevedere uno stadio semideserto.