Appena festeggiate le 300 presenze e vicino ai 100 goal tra i professionisti, l'attaccante rossoblù non ha il tempo di godere della tripletta appena rifilata al Potenza che non è bastata a vincere. Solo la Juventus Next Gen ha fatto peggio in fase difensiva
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Penultima difesa del girone con 14 goal subiti, tre rimonte subite con l’ultimo e primo pari arrivato dopo un doppio vantaggio che ha mortificato una capacità di arrivare sotto porta avversaria quasi sempre frutto di un possesso maggiore degli avversari anche nelle quattro sconfitte in sette gare, e che non hanno permesso nemmeno di festeggiare come si deve la tripletta del suo capitano Guido Gomez a Potenza che ci mette la faccia e parla del momento certamente non esaltante del suo Crotone.
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«Sono contento ed orgoglioso di numeri importanti come le 300 presenze ed i quasi 100 goal che da quando sono qua a Crotone sono migliorati - dichiara il figlio del grandissimo e compianto Nestor Gomez, fuoriclasse del biliardo – ma sarò davvero soddisfatto solo quando questi numeri sono decisivi per la mia squadra». Per poi ammettere «è evidente che qualcosa ci manca per essere una grande squadra, ma penso che stiamo crescendo e che ci voglia soltanto del tempo e tanto altro grande lavoro ed arriveranno anche i risultati».
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Risultati e numeri che infatti raccontano di 4 sconfitte in sette gare, 12 goal realizzati e quarto attacco ma una capacità di subire goal nettamente superiore alla media di tiri subiti spesso a difesa schierata. «Sappiamo che è mancato qualcosa anche perché nelle ultime due gare eravamo passati in vantaggio - incita il capitano - ma l’unica cosa da fare e lavorare e cercare di essere concentrati sul prossimo difficile match». Infatti lunedì sera arriva l’altra grande delusa di questo campionato, l’Avellino affidato da due giornate a mister Raffaele Biancolino, bandiera degli irpini che allenava la Primavera e che è stato impiegato in questo ruolo che pareva potesse essere provvisorio.
Ma invece il mister è riuscito a far vivere un’aria di ripresa dopo l’esonero di mister Pazienza che è stato accompagnato da una vera e propria rivoluzione con i saluti a direttore sportivo e generale Perinetti. Sono infatti arrivati 4 punti con la convincente vittoria dello scorso turno in casa contro i satanelli del Foggia, segnando, per la prima volta in campionato, più di un goal, dopo che nelle precedenti 6 gare ne erano stati segnati complessivamente miseri 3.
E visto che la conferma di Biancolino non è ancora definitiva, tutti i ragazzi di Emilio Longo non vorranno certo ripetere l’esperienza subita col Trapani, quando Aronica venne a conquistarsi lo stesso tipo di promozione con una vittoria sulla panchina dei siciliani che hanno espugnato lo Scida 2 a 1 in rimonta. Ma il capitano ammonisce tutti: «Il campionato è lungo ed appena iniziato, anche altre grandi squadre stanno facendo fatica - proprio come l’Avellino (ndr) - e noi dobbiamo pensare ora partita dopo partita, senza guardare ne al futuro e né al passato».