A più di una settimana dal rompete le righe ufficiale dato ai calciatori dopo il supplemento “imposto” dal Football Club Crotone e della successiva conferenza stampa del presidente Vrenna che aveva confermato la volontà di ritornare al passato (cioè dall’entusiasmo ed imprevedibilità di giovani ambiziosi) è oramai imminente l’arrivo di Antonio Amodio come DS e, soprattutto, di Emilio Longo come allenatore.

Proprio oggi ha salutato anche informalmente Beppe Di Bari e si apre così ufficialmente il nuovo capitolo per la società dei Vrenna che assieme a Longo e Amodio è già al lavoro per fare chiarezza sulla nuova rosa. Partendo ovviamente dal presupposto di comprendere quanto spazio, nel futuro dei pitagorici, ci sarà realmente per i tanti giovani che arriveranno oltre a Enrico Oviszach che, dal Giugliano Calcio dove è rimasto in prestito, è già stato contrattualizzato a gennaio scorso e che alla partenza della nuova stagione 2024/25 sarà tra i certi in rosa. 

Tra i partenti certi per vari motivi di fine prestito o scadenza ci sono Zanellato, Comi, Altobelli, Battistini, D’Angelo, D’Errico, Bove, Papini, Valentini e Gigliotti. Più, con quasi matematica certezza, almeno uno tra Guido Gomez e Marco Tumminello. In due hanno segnato 30 gol, 15 a testa, costituendo una delle poche note liete dell’intera disgraziata stagione, iniziata male e finita peggio al primo turno dei playoff contro il Picerno. Pur avendo dimostrato di saper coesistere (eccome!), i due attaccanti hanno caratteristiche difficilmente compatibili con il modulo (il il 4-2-3-1) che mister Emilio Longo ama più di tutti. Al di là di sirene che sembrano già aver suonato, sarà il mercato vero che potrà chi tra i due potrà essere realmente trattenuto anche se Gomez, che ha scadenza 2025, confronta il suo status con il compagno siciliano, scuola Roma, a cui invece scade nel 2027.

Così è Vinicius, invece a centrocampo, che sembra essere l’unica vera certezza con Lucas Felippe che dovrà dimostrare al nuovo allenatore di poter coesistere con il suo compagno brasiliano, a meno che non si riesca a trovare altri due trequartisti veri da affiancare proprio ad Oviszach che a destra potrebbe fare al caso di Longo e garantire quella libertà di azione supportata da due centrali veri. La difesa è l’altro rebus se si considera che Loiacono non ha mai entusiasmato e Giron appare l’unico laterale di corsa e di sostanza, anche caratteriale, arruolabile alla causa Emilio Longo. Se si aggiunge la grana portiere, a meno che non si voglia dare fiducia totale al giovane D’Alterio (classe 2002) che non ha mai avuto la possibilità di disputare una stagione da titolare per intero tra i professionisti; il quadro degli spazi a disposizione apre ad una vera e propria voragine a meno che almeno un paio tra Bruzzaniti o Vitale (quasi impossibile), Crialese o D’Ursi (improbabile) e/o Tribuzzi o Kostadinov (già più realisticamente) possano essere considerabili dei potenziali titolari almeno all’inizio della preparazione.

Tutti (o quasi) nodi da sciogliere entro fine giugno per poi correre sul mercato e consegnare un parco giocatori al nuovo allenatore che potrà poi dire su che profili gli mancheranno per disegnare su una lavagna che comunque dirà di un Crotone che difficilmente potrà deludere, visto che per policy aziendale, il Crotone non si presenterà più con l’ambizione chiara di salire di categoria. Oggi, a latere, c’è anche la riunione in Comune che deciderà definitivamente sui tempi di smontaggio della tribuna per far posto al progetto di rigenerazione urbana con matrice archeologica “Antica Kroton”. Così anche da poter avere chiari limiti e prospettive infrastrutturali della squadra di calcio che comunque non dovrebbe avere problemi, almeno per la prossima stagione, a considerare l’Ezio Scida come lo stadio di casa.