L’autunno caldo una volta vedeva gli operai in lotta nel rivendicare i propri diritti. In Calabria, invece, spostando l’obiettivo su argomenti meno nobili, è tempo di panchine traballanti e risultati che latitano. Reggina, Cosenza e Crotone nelle ultime tre giornate hanno collezionato la bellezza di zero punti. Nove match, solo sconfitte e veleni. Le rispettive tifoserie sono sul piede di guerra e tutti sono finiti nel mirino. Allenatori, calciatori e presidenti: non viene risparmiato nessuno dalle invettive dei tifosi. Contestazioni che una volta si esaurivano sugli spalti, oggi durano sette giorni grazie ai social.

Crotone, attenzione al nome di Modesto

Non è un buon momento per le nostre formazioni di Serie B. Peggio di tutti sta il Crotone che, se il campionato fosse finito oggi, sarebbe mestamente retrocesso in Serie C. Marino non riesce a trovare la quadra e qualche rumor racconta di un possibile ritorno di Ciccio Modesto. Bisogna fare i conti con la realtà e con una classifica che non rispecchia l’ambizione della società. Più di un giocatore non si è calato nella nuova dimensione degli Squali e fa fatica. Serve sporcarsi le mani, chi non si rimboccherà le maniche a gennaio verrà messo alla porta

Cosenza, Zaffaroni paga per tutti

A Cosenza, invece, c’è una polveriera. L’insoddisfazione verso Guarascio è riesplosa in ogni angolo della città. Durante Cosenza-Cremonese ha dovuto lasciare prima il Marulla accompagnato dagli steward all’uscita. Lo hanno toccato nell’orgoglio a gennaio dovrà dimostrare sul mercato di non essere disposto a vivere una seconda retrocessione di fila. Zaffaroni, che oggi verrà esonerato, paga per tutti quanti. Si spinge per strappare il sì di Dionigi, ma attenzione al clamoroso ritorno di Occhiuzzi. Intanto il calendario tende una mano: la prossima è contro il fanalino di coda Pordenone. Chiunque sarà il tecnico, avrà subito un jolly da giocare.

Delusione Reggina

A Reggio Calabria, infine, è capitato che dopo una notte in testa alla classifica, la squadra man mano sia scivolata addirittura fuori dai playoff. Aglietti è sul banco degli imputati, il club lo difende. Il Granillo ribolle, ma la pazienza ha un limite. Discorso, questo che vale per ogni nostra squadra.