Al termine dell’ultima partita di campionato giocata dal Crotone e pareggiata contro la Fiorentina, è arrivata la consueta conferenza stampa di Serse Cosmi. In questa occasione il tecnico degli squali ha anche tracciato un bilancio della sua avventura sulla panchina dei pitagorici: «Rimane il rammarico per qualche partita sfuggita per errori nostri o una mentalità che forse ha penalizzato di più questa squadra. Dovendo fare un discorso egoistico, per quanto brutto, sono strafelice del lavoro mio e dello staff, anche se conta il risultato finale. Però capite 14 partite, con i punti fatti sarebbe una media salvezza».

L’allenatore ha parlato anche della serie A e delle sue future ambizioni professionali: «Questa è la categoria cui ambiscono tutti. Certo, è un campionato che stressa più di quanto possiate pensare – afferma il mister - devo essere sincero, ero curioso di capire se potessi starci, convinto di poter esprimere il mio modo di interpretare il calcio. Un desiderio ce l'ho, ovviamente quello di ritornare». E sul possibile prolungamento di contratto con il Crotone: «Non so, ci siamo ripromessi di parlare a fine campionato con la società. Al di là di come andrà, ringrazio eternamente questo club per avermi fatto tornare a respirare questo calcio». Cosmi ha avuto anche un pensiero per i tifosi: «Non avere i tifosi allo stadio è stato un colpo durissimo, avendo conosciuto Crotone e la passionalità di questa gente è stato devastante»

L’allenatore dei rossoblù ha parlato anche del futuro della squadra pitagorica e di una possibile risalita in A: «È stato difficile per tutti riuscirci. Da domani si parlerà già di una A2, poi scopri che quest'anno saliranno tre squadre non pronosticate in maniera netta, forse l'era solo l'Empoli. Il Crotone non ha mai avuto certe presunzioni, anche perché è una società seria. Senza Simy, Messias e Ounas la squadra andrà ricostruita». Ed infine spazio ai ringraziamenti: «Il mio staff è una fonte di energia incredibile. ringrazio loro e tutti coloro che sono stati vicino a me. Massaggiatori, medici, magazzinieri, difficilmente si trova una realtà come Crotone. Davvero brave persone».