L'imperativo in casa Cosenza è vincere. Anche perché in caso contrario, nonostante la stima e la fiducia rinnovate in settimana, la posizione di De Angelis dovrà giocoforza essere presa in considerazione. Attualmente il Cosenza è scivolato all'ottavo posto e dietro pensano ad un sorpasso. «Questa situazione si potrà superare solo portando a casa i tre punti – dice il tecnico del Cosenza – E’ importante vincere, perché dopo Pagani la squadra era sfiduciata. Si può giocare male cinque partite e vincerle, ma anche viceversa: adesso contano soltanto i risultati». Un De Angelis tirato che inevitabilmente sente la tensione di un momento poco brillante in cui la sua squadra fatica a fare risultato. Ma sa di avere dalla sua l'apporto di Guarascio e Valoti.

 

«Non può che farmi piacere. E’ qualcosa di importante perché dà forza ai ragazzi: sapere che il patron ha notato il lavoro svolto non è da poco. Sono sincero – continua De Anglelis – Dispiace aver perso 4-5 punti a causa di pali, traverse e disattenzioni in fase difensiva. Avremmo meritato di più». È la prova del nove è rappresentata da una Fideli Andria scorbutica e difficile da decifrare. «Sono una squadra tosta a livello difensivo.

 

Si chiudono in dieci e ripartono in sette-otto. Noi abbiamo qualità importanti e verranno fuori 90′ interessanti». Chiusura dedicata al suo vecchio allenatore Emiliano Mondonico che sta attraversando un momento poco felice. «E’ la seconda vera partita che sta affrontando – ammette De Angelis – Sono convinto che vincerà anche questa contro l’avversario più forte che esista».

 

Francesco Pirillo