«La partita Cosenza-Hellas Verona per decisione dell'arbitro, proprio a ridosso del fischio di inizio, non e' stata inspiegabilmente disputata nonostante il fatto che gli ispettori della Lega, i tecnici e i giornalisti presenti avessero appurato che le condizioni del terreno di gioco non fossero cosi' ostative e, anzi, di gran lunga migliori rispetto al campo di Ascoli dove il Cosenza ha esordito la settimana scorsa nel campionato di serie B». Lo dichiara il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, in relazione all'annullamento della prima gara casalinga del Cosenza calcio. «Noi come amministrazione comunale ce l'abbiamo messa tutta, i rappresentanti della Lega del resto ce ne hanno dato atto con decine di ispezioni durante tutta la fase dei recenti interventi realizzati, - dice il sindaco - affermando che si stava procedendo nel migliore dei modi. Per non parlare poi del parere favorevole della Commissione provinciale di vigilanza». «Sono davvero amareggiato, mi dispiace molto per i cosentini e mi rammarico di dover conoscere insieme ai miei cittadini questo aspetto del calcio - conclude il sindaco Occhiuto - che purtroppo non onora i principi dello sport ma rimanda a manovre fosche che non ci appartengono. Certamente chiederemo conto di quanto accaduto nelle sedi opportune perché la città di Cosenza merita rispetto».

D'Ippolito: «Occhiuto inaffidabile»

Pronta la replica di Giuseppe d’Ippolito, M5s: «Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha confermato in pieno, stavolta in maniera irrimediabile, la sua inaffidabilità con la vergognosa vicenda della prima gara casalinga del Cosenza, colpevolmente saltata contro l'Hellas Verona allo stadio San Vito Marulla». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d'Ippolito, che aggiunge: "Sono emblematici e ingiustificabili la superficialità l'approssimazione e l'imperdonabile ritardo con cui l'amministrazione di Occhiuto ha provveduto in zona Cesarini al rifacimento del manto erboso dello stadio comunale, mettendo in profonda difficoltà la squadra, gli ultrà e la città, che non meritavano affatto questo guaio, soprattutto per la promozione conquistata dal Cosenza dopo anni di impegno e fatiche". «Per il suo comportamento - conclude D'Ippolito - Occhiuto dovrà rispondere anche del caos sugli abbonamenti, che costituisce un grosso danno per una tifoseria, quella del Cosenza, sempre generosa e fedele all'intera città».