Sabato prossimo, in occasione della trasferta di Piacenza contro la Feralpisalò, se non torneranno con i tre punti in Calabria, i Lupi inizieranno a vedere materializzarsi i fantasmi del passato. Dal match contro perso 2-1 al Marulla contro il Brescia è emerso un collettivo timido, poco reattivo, senza alcuna certezza. La scossa che doveva dare William Viali, insomma, non c’è stata.

E pensare, però, che il tecnico aveva avuto una buona idea al momento di stilare la formazione iniziale: dare fiducia al baby Crespi come fece con Nasti un anno fa. Il giovane centravanti scuola Lazio, che lo ha ripagato con un gol dalla distanza dopo appena 16 minuti, poteva rappresentare l’asso tirato fuori dalla manica per far fronte all’assenza iniziale di Tutino e alla scarsa vena realizzativa di Forte e Mazzocchi. Il suo acuto servirà soltanto agli amanti delle statistiche.

Prodezza di Galazzi

L’allenatore rossoblù ha scelto di dare fiducia a due suoi pupilli. Parte con la fascia al bracci Meroni, che a giugno scorso, proprio a Brescia, gli regalò la salvezza segnando nello spareggio playout. È nell’undici titolare anche Florenzi che si è consacrato sotto la sua gestione, ma che ha toppato l’ennesima partita stagionale Per il resto, completano il tridente Marras e Antonucci: è 4-3-2-1. 

Maran invece parte con Borrelli terminale offensivo. Proprio l’ex, per lui una fugace apparizione all’ombra della Sila nel 2020, si macchia al 21’ di un errore clamoroso. A margine di uno svarione di Frabotta, si ritrova sul destro la palla del pareggio. Dall’interno dell’area piccola, però, calcia addosso a Micai da due metri e dilapida la più colossale delle occasioni. L’1-1 arriva però prima del break con una pennellata su punizione di Galazzi che leva le ragnatele dal sette.

Dentro Tutino e Forte

Dopo una decina di minuti del secondo tempo, Viali e Maran decidono di cambiare le punte: fuori Crespi e Borrelli, dentro Tutino e Moncini. Frabotta con un diagonale velenoso chiama Lezzerini all’intervento basso, ma è un fuoco di paglia. L’allenatore del Cosenza così richiama in panchina anche Antonucci inserendo Forte ed allargando Florenzi. Si passa al 4-2-3-1. Senza Micai, tuttavia, al 20’ il Brescia avrebbe gonfiato la rete. Tutto merito di Bertagnoli che si insinua tra Marras e Giamfy e costringe agli straordinari il pipelet dei Lupi. Gli ospiti vivono un buon momento fino alla mezzora. Poi Bisoli salva sulla linea una zuccata di Meroni.

Il Marulla fischia il Cosenza

Al 35’ gli ospiti fanno male sull’asse Moncini-Galazzi. Il centravanti vince il duello con Camporese, entra in area e serve l’accorrente Galazzi che la manda sotto la traversa: doppietta convalidata dopo le rituali analisi al Var. Il Cosenza non è in grado di organizzare una controffensiva degna di tal nome e dopo 6 minuti di recupera i pochi presenti al Marulla, circa 2500, fischiano sonoramente la loro squadra. Un film già visto.

Il tabellino di Cosenza-Brescia 1-2

COSENZA (4-3-2-1): Micai; Gyamfi, Camporese, Meroni, Frabotta; Zuccon (17′ st Voca), Calò, Florenzi (31′ st Praszelik); Marras (31′ st Canotto), Antonucci (17′ st Forte); Crespi (9′ st Tutino). A disp. : Marson, Cimino, D’Orazio, Fontanarosa, Venturi, Viviani, Mazzocchi. All. : Viali

BRESCIA (4-3-2-1): Lezzerini; Dickmann, Papetti, Adorni, Jallow; Bisoli, Paghera (18′ st Van de Looi), Besaggio (18′ st Bertagnoli); Galazzi (38′ st Olzer), Bianchi (18′ st Bjarnason); Borrelli (11′ st Moncini). A disp. : Avella, Huard, Fares, Mangraviti, Fogliata, Ferro, All. : Maran

ARBITRO: Massimi di Termoli

MARCATORI: 16′ pt Crespi (C), 41′ pt Gavazzi (B), 35′ st Galazzi (B)

NOTE: Spettatori circa 2500. Osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina. Ammoniti: Camporese (C), Tutino (C), Paghera (B), Bertagnoli (B), Praszelik (C). Angoli: 7-4 per il Cosenza. Recupero: 3′ pt – 6′ st