Cosenza-Pisa vedrà il ritorno sugli spalti del tifo della Curva Nord e si attendono 7mila spettatori. Gli ultrà rossoblù che prendono posto nella Catena hanno deciso di modificare le modalità della contestazione al presidente Guarascio. «Contestazione che andrà avanti con gli stessi toni adottati finora» hanno tenuto a precisare. La differenza, enorme, è che torneranno sui gradini del Marulla dopo due mesi e sei match disertati. Le anime calde del tifo lo hanno deciso in una partecipata assemblea in cui è stata ufficializzata la decisione.

La protesta portata avanti in questi mesi rimarrà ad ogni modo nella storia sportiva della città. Mai in passato si era assistito ad un perdurare così dilatato nel tempo di una presa di posizione talmente netta nei confronti della proprietà. L’obiettivo non è mutato e non mira al semplice cambio di presidente, che potrebbe essere benissimo di facciata. La presa di posizione riguarda una svolta dirigenziale con il passaggio della maggioranza del club ad altri imprenditori. Cosa, tuttavia, che oggi il patron non prende minimamente in considerazione.  

«Finalmente - hanno scritto in una nota i supporter dei Lupi - la società pare abbia compreso quanto sia importante il cuore pulsante del tifo, quanto la tifoseria si sia sentita oltraggiata in questi mesi, in questi anni, a tal punto da chiedere, dopo anni di diniego, un incontro a loro dire chiarificatore, ma che a noi è servito per urlare in faccia a questa presidenza, che usa i nostri colori come un hobby, tutto il nostro disprezzo e disappunto, ricevendo di tutto conto scuse e promesse, tutte da verificare e da prendere con le dovute precauzioni, sui vergognosi Daspo societari, sulle multe e, soprattutto, in un secondo momento, scusandosi di persona con lo storico tifoso minacciato allo stadio».

«Uno dei nostri obiettivi inderogabili – si legge in un altro passaggio del comunicato della Curva Nord del Cosenza - resta la libertà di contestare senza nessuna censura o minacce velate come in occasione dell’ultima nostra presenza in casa con l’Ascoli e l’obiettivo da perseguire resta e resterà sempre “Guarascio Vattene”. Innegabile che oltre alla contestazione per questa presidenza, esista un gruppo di giocatori e dipendenti della società che stanno dimostrando, finalmente, nonostante i limiti societari e tecnici, un attaccamento alla maglia fuori dal comune. Di questo gli va dato atto, quell’abbraccio virtuale, e reale, a Frosinone, all’ultimo minuto, ha smosso i cuori di tutta Cosenza e Provincia. Il nostro odio non può, e non potrà mai, superare il nostro amore».

Gli ultrà della Curva Nord concludono poi lanciando il classico appello a gremire il Marulla. «Per i nostri colori, per difendere la categoria, per il San Vito-Marulla che è casa nostra, per l’impegno profuso dalla squadra e per la grinta del mister, per tutti coloro i quali sono stati minacciati, daspati e multati da questa società abusiva, per proseguire la nostra protesta, fino alla vittoria, per la libertà di urlare a squarciagola “Guarascio Vattene!”  Per tutti noi, per tutta Cosenza - chiude la nota - ritorniamo allo stadio e facciamo salire al cielo le nostre voci, come un grido univoco, forte, perché Cosenza siamo noi».