Per il Cosenza è notte fonda. Terzo ko di fila di fila al Marulla che una volta era il fortino dei Lupi. La barca rossoblù affonda, ma viene paradossalmente tenuta a galla dalle antagoniste che fanno peggio della squadra di Zaffaroni. Il tecnico è appeso ad un filo, la parola esonero riecheggia con una certa insistenza e il presidente Guarascio torna ad essere contestato con vigore. Dopo lo scempio della scorsa stagione, nessuno si aspettava di rivivere il bis. Il malumore nei suoi confronti covava sotto la cenere, lo 0-2 con la Cremonese ha rispolverato cori e slogan che hanno accompagnato la calda estate bruzia.

Caso sbaglia…

Il Cosenza va in campo con il consueto 3-5-2, ma rispetto a Monza presenta diverse facce nuove. In primis Caso, che torna a far coppia con Gori in attacco. E’ l’ex Genoa, trascorsi appena 4’, a mangiarsi un gol fatto dopo essere stato lanciato a rete dal compagno di reparto. A centrocampo è mezza rivoluzione: Palmiero e Carraro sono gli unici superstiti di martedì sera. A destra agisce Anderson, sull’out mancino Corsi. Pecchia invece schiera un 4-2-3-1, fratello gemello del 4-3-3 quando Fagioli arretra sulla linea di Bartolomei e Gaetano.

…Strizzolo no

Il pallino del gioco lo hanno gli ospiti che però incontrano delle difficoltà a trovare il varco giusto. Serve un’invenzione per fare breccia nella pur imperfetta retroguardia rossoblù, che si destreggia come può. Anderson sembra un pesce fuor d’acqua, Corsi non è sul piede naturale, i tre mediani sono per qualità due spanne sotto ai dirimpettai. Al 33’, la classe di Gaetano e Buonaiuto, che chiude di tacco un triangolo, permette a Strizzolo di appoggiare in rete senza opposizione. E’ solo per un miracolo di Vigorito (non visto dall’arbitro) che Buonaiuto non raddoppia prima del break. I fischi del pubblico accompagno i 22 negli spogliatoi nonostante Maggioni sorvoli tra le proteste su un contatto Baez-Gerbo.

Valeri chiude Cosenza-Cremonese

Ad inizio ripresa la Cremonese decide di non concedere appello, giusto per non incappare in inutili rischi nel corso della contesa. Tocca a Valeri (6’) con una punizione micidiale gonfiare la rete e far partire la contestazione a Guarascio e con ogni probabilità le riflessioni del caso sulla posizione di Zaffaroni. La sua panchina traballa come al Luna Park.

Il tabellino del match

COSENZA (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Venturi; Anderson (8’ st Millico), Carraro, Palmiero (13’ st Kristoffersen), Gerbo, Corsi; Caso, Gori (8’ st Boultam). A disp.: Saracco, Matosevic, Pirrello, Minelli, Sy, Panico, Florenzi, Vallocchia, Pandolfi. All.: Zaffaroni
CREMONESE (4-2-3-1): Carnesecchi; Crescenzi (1’ st Sernicola), Bianchetti, Ravanelli, Valeri; Bartolomei (4’ st Valzania), Gaetano; Baez (33’ st Di Carmine), Fagioli, Buonaiuto (23’ st Ciofani); Strizzolo (23’ st Zanimacchia). A disp.: Ciezkowski, Sarr, Fiordaliso, Nardi, Meroni, Okoli, Deli. All.: Pecchia
ARBITRO: Maggioni di Lecco
MARCATORI: 34’ pt Strizzolo (Cr), 7’ st Valeri (Cr)
NOTE: Spettatori circa 3000 con rappresentanza ospite. Ammoniti: Crescenzi (Cr), Carraro (Cs), Rigione (Cs), Valeri (Cr). Angoli: 4-2 per la Cremonese. Recupero: 1’ pt - 5’ st