Il Gruppo Operativo di Sicurezza è convocato nella questura di Pescara per le ore 16 di domani 13 giugno. Dovrà stabilire le regole da seguire per la vendita dei tagliandi e l’assegnazione dei settori dello stadio Adriatico in vista della finale playoff di sabato. I biglietti dunque non saranno disponibili prima, anche se tanti sostenitore silani si sono già organizzati per partire alla volta della città abruzzese, prenotando mezzi di trasporto e posti letto, correndo il rischio di rimanere senza ticket.

Quello striscione rubato al San Vito

A preoccupare le autorità, tra l'altro, c'è il rapporto non proprio idilliaco tra le tifoserie del Cosenza e del Pescara. Le ruggini risalgono alla stagione 96/97. I più assidui e storici frequentatori della curva sud ricorderanno certamente l’episodio del furto di uno stendardo messo in atto dai supporters rossoblù nel corso di un Cosenza-Pescara terminato con il risultato di 1-1. Nel match di ritorno, a maggio del 1997, i tifosi abruzzesi tentarono di riprendersi lo striscione rubato con un blitz di una trentina di tifosi verso il settore ospiti, subito bloccato dalla polizia. Gli agenti però, decisero comunque di recuperare essi stessi quel drappo per restituirlo ai legittimi proprietari. Ma dopo la riconsegna ecco la beffa: si trattava di una copia esatta dell’originale recante però la scritta fac-simile.

Boom di tessere del tifoso

Lo store dello stadio San Vito-Marulla è stato letteralmente preso d’assalto: decine di persone si sono messe in coda per sottoscrivere la tessera del tifoso il cui possesso potrebbe essere obbligatorio per acquistare il prezioso tagliando della finale playoff.

 

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