"Maracanà, Maracanà siamo venuti fino a qua. E canteremo e vinceremo forza Cosenza ale ale". Uno dei cori più conosciuti e cantati in Curva Sud a Cosenza e nei settore ospiti di tutt'Italia è identificato con Padre Fedele Bisceglia, il monaco ultras. Era lui a lanciarlo dai gradoni della Sud. Ha passato gli 80 anni da un pezzo ma continua a vivere per aiutare gli ultimi e a tifare per i colori rossoblù del Cosenza.

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Il monaco francescano protagonista negli anni'80 per la sua presenza in curva e la vicinanza a Piero Romeo, leader della movimento ultras cosentino. Con lui, insieme agli ultras cosentini, la nascita della Mensa dei Poveri per dare un pasto caldo agli ultimi, i raduni dei tifosi, ma anche la partecipazione alla preparazione a coreografie storiche come quella del derby di Calabria con il Catanzaro del 6 aprile 1985, il derby dell'ultima vittoria rossoblù con il gol di Alberto Aita. Al San Vito quel giorno andò in scena una coreografia spettacolare con un bandierone rossoblù di mille e duecento metri di stoffa a far bella mostra di sé in Tribuna B. Uno striscione cucito a mano nei locali della Mensa dei Poveri a Cosenza. 

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Un amore e una passione che continuano ad accompagnare le giornate del monaco ultras che ha dedicato alla sfida di domenica al Marulla un accorato post: «Manca poco …il nostro credo, i nostri colori, il nostro inno, la sciarpe, gli striscioni, tutto è pronto. Saremo in tanti e ci faremo sentire, ma con il massimo rispetto. Diamo una lezione di sport come solo gli ultras sanno fare. Difendiamo la nostra squadra, crediamoci, spingiamo e quel pallone entrerà di sicuro nella porta del Catanzaro. Forza ragazzi forza lupi. Maracanaaaaaa»