Gli effetti del derby sono evidenti. Il Cosenza non ha smaltito le tossine dello 0-2 maturato contro il Catanzaro e non è riuscito a battere il Cittadella che proveniva da otto sconfitte consecutive. Un pareggio a reti inviolate, una prestazione per nulla sufficiente che ha spinto i presenti, appena 4mila, a farsi sentire dopo il novantesimo. Il Marulla ha fischiato pesantemente, tradito da coloro i quali dovevano dimostrare di aver voltato immediatamente pagina. All’andata, dopo il ko al Ceravolo, i Lupi ne patirono le conseguenze per due mesi. Se la situazione si riproponesse, sarebbero guai.

Cosenza con il 4-2-3-1

Fabio Caserta, fischiato anche lui alla lettura delle formazioni, dà ancora fiducia a Forte al centro dell’attacco. Senza Mazzocchi e Tutino, alle sue spalle partono Marras, Antonucci e Florenzi. A centrocampo ci sono Voca e Zuccon, col primo che dopo mezzora alza bandiera bianca lasciando spazio a Calò. Gorini risponde con un accorto 3-5-2 dove Cassano agisce da mezzala a supporto del tandem formato da Pandolfi e Pittarello.

Primi minuti giocati sotto tono senza spunti degni di nota, fatta eccezione per un’accelerazione di Florenzi che non trova nessuno a centro area. Dall’altra parte Negro incorna su un corner di Cassano: ordinaria amministrazione per Micai. Preoccupazioni maggiori per Maniero quando sempre Florenzi gli arriva a due passi calciandogli addosso. Poco dopo altra uscita a valanga, stavolta su Antonucci che già pregustava il vantaggio. Bravo Carissoni, nell’occasione, a salvare sulla linea. Nulla più da segnalare fino al break.

Dentro Canotto e Crespi

Caserta boccia Forte al 10’ della ripresa buttando il giovane Crespi nella mischia. Dentro anche Canotto per Marras. L’ex esterno della Reggina ha subito l’occasione buona, ma davanti all’estremo difensore ospite cincischia e spreca clamorosamente. Dall’altra parte ci provano Amatucci e Salvi, ma sempre in modo velleitario. Il copione, insomma, non cambia: Cosenza titubante e Cittadella che basa principalmente a non prenderle. Nel finale Maniero si oppone a Florenzi che si era ben coordinato dalla distanza. Al triplice fischio, le rimostranze del pubblico che inizia ad averne fin sopra i capelli della situazione.

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Il tabellino di Cosenza-Cittadella

COSENZA (4-2-3-1): Micai; Gyamfi, Camporese, Fontanarosa, Frabotta; Voca (32' pt Calò), Zuccon (33' st Viviani); Marras (10' st Canotto), Antonucci, Florenzi; Forte (10' st Crespi). A disp.: Lai, Marson, Cimino, Occhiuto, Viviani, Praszelik, Novello. All.: Caserta

CITTADELLA (3-5-2): Maniero; Negro, Frare, Rizza; Salvi, Branca, Amatucci (26' st Carriero), Cassano (1' st Mastrantonio), Carissoni; Pandolfi (1' st Magrassi), Pittarello (39' st Maistrello). A disp.: Kastrati, Angeli, Sottini, Vita, Giraudo, Tessiore, Giraudo, Baldini. All.: Gorini

ARBITRO: Baroni di Firenze
MARCATORI: -
NOTE: Spettatori 4331 con 24 ospiti. Ammoniti: Amatucci (Ci), Giamfy (Cs), Magrassi (Ci), Branca (Ci), Salvi (Ci), Zuccon (Cs). Angoli: 6-4 per il Cosenza. Recupero: 2' pt - 5' st