Finisce 2-2 la sfida tra Africo e Deliese valida per la ventiduesima giornata del campionato di Promozione (girone B) e che muove la classifica di entrambe. Più del risultato, però, il pomeriggio della domenica è stato macchiato da alcuni gesti lontani valori dello sport. Abdoulaye Kebe, difensore della Deliese, è stato infatti preso di mira da cori razzisti che hanno anche portato alla momentanea sospensione della partita.

La solidarietà del sindaco Modaffari

Sull'accaduto è tornato il sindaco di Africo, Domenico Modaffari, esprimendo totale supporto al club di Delianuova e al giocatore bersaglio di quanto avvenuto: «Esprimo solidarietà e vicinanza a Abdoulaye Kebe - esordisce il primo cittadino - oggetto domenica di cori razzisti che offendono la dignità e alimentano odio verso chi ha un altro colore della pelle. Respingo con sdegno simili atteggiamenti che alimentano l'intolleranza e non favoriscono inclusione, unità e rispetto per la diversità nell'ambito della lotta alla discriminazione razziale.

Il diritto all'uguaglianza e alla non discriminazione sono il fondamento delle leggi sui diritti umani. Gli esseri umani sono nati liberi e uguali in dignità e diritti, così come recita l'art.1 della dichiarazione universale dei diritti umani. Quindi al calciatore Abdoulaye Kebe giunga il mio messaggio di rispetto umano e sociale, e quello dell'amministrazione comunale che ho l'onore di rappresentare, per l'inqualificabile episodio di razzismo cui è rimasto incolpevole vittima nel corso della partita Africo-Deliese».

E ancora: «Condanno chi ha fomentato e messo in atto il deprecabile gesto che offende la dignità di ciascuno di noi, vista da ogni angolazione sociale. Il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza sono stati alla base degli episodi più tragici nella storia dell'umanità e ancora oggi sono la scintilla e il pretesto delle più gravi violazioni dei diritti umani. L'integrazione multiculturale deve essere perseguita a livello cristiano e solidaristico per giungere a una reale coesione sociale. Personalmente, attraverso questo messaggio, intendo porgere le scuse più sentite anche a nome della mia comunità al giocatore senegalese».