La Reggina non giocherà la Coppa Italia 2023/24. In attesa di capire come finirà la querelle legata all’iscrizione degli amaranto in Serie B, c’è già il primo verdetto di esclusione: la formazione dello Stretto non parteciperà alla competizione nazionale. La Lega di Serie A, organizzatrice del torneo, ha infatti sorteggiato il tabellone della competizione, escludendo le quattro società coinvolte nel caos ripescaggi del torneo cadetto. Oltre alla Reggina, infatti, sono state depennate fuori anche Lecco, Brescia e Perugia. Insomma, un taglio netto, riconducibile all’attesa che c’è sui destini di queste squadre, che potrebbero venire delineati soltanto a fine agosto.

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Il cammino di Crotone, Cosenza e Catanzaro

Giocheranno invece la Coppa Italia 2023/24 le altre tre società calabresi professionistiche. Paradossalmente, il Crotone partirà dopo il Catanzaro, impegnato nel preliminare contro il Foggia che si giocherà il 5 agosto allo stadio Luigi Razza di Vibo Valentia. In caso di successo, giallorossi attesi dall’Udinese.

I pitagorici, invece, giocheranno a Cremona (Empoli o Cittadella al turno successivo), mentre i lupi saranno di scena a Sassuolo, con Spezia o Venezia ad attenderli in caso di exploit a Reggio Emilia.

Fronte amaranto

Continua, nel frattempo, ad allenarsi al Sant’Agata la Reggina di Inzaghi. La notizia dello spostamento all’11 agosto della decisione del Tar ha, se possibile, ulteriormente oscurato gli umori dei giocatori, che vorrebbero sapere al più presto se potranno giocarsi la Serie B a Reggio Calabria.

Nel mentre, ieri al Centro Sportivo si è visto Maurizio Pellegrino, ex dirigente del Catania, che dovrebbe occupare il ruolo di responsabile dell'area sportiva se il club dovesse rimanere in Serie B. Una visita esplorativa, voluta da Manuele Ilari, che pone le basi per un futuro approdo definitivo. In caso, ovviamente, il Tar dia ragione alla Reggina.