VIDEO | La Promosport riceve la Morrone, mentre la Gioiese è attesa dal Gioiosa Jonica. Si gioca mercoledì 23 novembre alle 14,30. Le gare di ritorno il 7 dicembre
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Due conferme e altrettante sorprese. Alle semifinali di Coppa Italia, come previsto, sono arrivate la Promosport e la Gioiese, fra le candidate alla vittoria finale nel campionato di Eccellenza. In pochi avrebbero però pronosticato la presenza della Morrone e soprattutto del Gioiosa Jonica, squadre giunte tuttavia fin qui con pieno merito. Arrivati a questo punto, la coppa diventa un obiettivo, ma prima della finalissima in programma il 23 dicembre, bisogna superare il doppio ostacolo della semifinale.
Mercoledì pomeriggio la Promosport dovrà vedersela, per la gara di andata, contro la sempre insidiosa Morrone. Quella di Infusino è una squadra puntualmente complicata da affrontare. Enorme la differenza di organico, a favore dei lametini, ma domenica in campionato la Morrone ha imposto il pari ad una Promosport che domani punta alla vittoria.
Per la Gioiese, invece, ecco la trasferta a Roccella contro il Gioiosa Jonica. La capolista del campionato mira a raggiungere anche questo obiettivo, per regalare una soddisfazione ai propri tifosi, che continuano a seguirla ovunque ed in gran numero. In coppa, pertanto, Graziano Nocera chiederà la stessa attenzione mostrata in campionato dove il Gioiosa Jonica, con l’avvento di Galati, ha cambiato marcia, rialzandosi dopo un avvio in salita. Proprio i biancorossi rappresentano la sorpresa di queste semifinali ed è chiaro che anche il Gioiosa proverà a togliersi una soddisfazione. Fischio d’inizio mercoledì alle 14,30 e gare di ritorno in programma il 7 dicembre.
Gli arbitri
Gioiosa Jonica – Gioiese è stata affidata a Vito Filippi della sezione di Rossano. Ad assisterlo Vladimir Giovanni Renda di Catanzaro e Gianluca Vommaro di Paola. Per quanto riguarda la partita fra la Promosport e la Morrone, invece, la direzione spetterà a Margherita Pittella della sezione di Crotone, la quale sarà coadiuvata da Matteo Domenico Varacalli di Locri e da Valerio Giuseppe De Leo di Reggio Calabria.