La formazione reggina sabato affronterà i giallorossi a Locri per la finale della competizione. Dall'alto dei suoi 202 centimetri l'esperto portiere lancia un messaggio ai suoi: «Manteniamo alta la concentrazione»
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Pietro Marino non ha certamente bisogno di presentazioni. Il portiere classe 1986 del Bocale, nella sua carriera ha infatti esordito anche in Serie A il 31 maggio del 2009 con la maglia della Reggina. Con gli amaranto giocò poi in Serie B nelle successive stagioni. L'estremo difensore giocò anche con Cosenza e Barletta, prima di volare a Malta dove con la casacca del Valletta vinse il campionato nel 2014, debuttando successivamente nei preliminari di Europa League dove il club maltese eliminò i campioni di San Marino del La Fiorita. Poi il ritorno in Calabria con Vigor Lamezia, Corigliano e Reggiomediterranea, prima di una nuova avventura fuori regione con il Faetano, nel campionato di San Marino. Nel 2022 approda al Bocale, e dopo la salvezza ai play out conquistata la scorsa stagione, Marino è pronto a scendere in campo sabato prossimo, al "Macrì" di Locri, per la finale di Coppa Italia Dilettanti. Un appuntamento storico per il club reggino, che affronterà il Sambiase, attuale capolista del campionato di Eccellenza.
«Siamo consapevoli dell’importanza della partita in se - dice al nostro network il portiere del Bocale -, allo stesso tempo sappiamo anche quanto sia speciale questo match per la nostra società che finora non era mai arrivata in finale di Coppa Italia. Tutto ciò - continua Marino - sarà sicuramente uno stimolo in più per cercare di entrare nella storia del Bocale».
Sugli avversari l'estremo difensore ha le idee chiare: «Il Sambiase è una squadra forte - dice Marino -. Sta dimostrando in campionato di essere il gruppo da battere». Il portiere della formazione reggina sostiene che la formazione giallorossa «è forte in tutti i reparti, quindi durante la finale dobbiamo essere bravi a mantenere la concentrazione altissima per tutta la partita, limitando gli errori al minimo e cercando allo stesso tempo di portare gli episodi dalla nostra parte». Secondo il portiere del Bocale, la finalissima di sabato prossimo «sarà una partita secca dove può accadere di tutto».
Dall'alto dei suoi 202 centimetri l'esperto estremo difensore lancia anche un messaggio ai suoi compagni di squadra: «Quello che mi sento di dire a tutti loro è di giocare con serenità e godersi il momento. Dobbiamo tutti insieme scendere in campo con la massima concentrazione e giocare l’uno per l’altro per annullare gli errori che potrebbero decidere la partita». Quando a Marino chiediamo di dirci quali sono i punti di forza del "suo" Bocale, la risposta è secca e precisa: «La compattezza e l’unione di squadra», ci dice il portiere reggino.