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Mihajlovic dà ampio spazio alle riserve, ma la pratica si rivela molto più complicata del previsto. Contro i pitagorici, i rossoneri scendono in campo con Nocerino, Suso, Abbiati, e altri senza il ritmo partita, e alla fine hanno bisogno dei supplementari per superare il turno. Finito il furore agonistico del Crotone, sono prevalse le superiori qualità tecniche della squadra milanese, trascinata ai supplementari dal solito Bonaventura, e dal giovane Niang, esploso nelle ultime settimane dopo vari problemi fisici. Giocatori di categoria superiore, contro cui per larga parte della partita il Crotone è riuscito a tenere il campo, sfiorando anche il vantaggio.
Insomma una sconfitta dal sapore dolce per il Crotone, che ha dimostrato ancora una volta di poter ambire alla Serie A, di avere alcune certezze nel gioco grazie agli ottimi risultati che la tengono vicina al vertice nel campionato cadetto. I ragazzi di Juric sono anche trascinati dall'entusiasmo dei tifosi. Almeno cinquemila, rumorosissimi, hanno invaso San Siro. Sicurezze che permettono di rinnovare le ambizioni, nonostante la sconfitta.
I gol - Il primo gol arriva in avvio di secondo tempo, dopo una prima frazione bloccata con un Crotone più volte pericoloso in avanti e un Milan impacciato, imbottito di rimpiazzi con pochi minuti nelle gambe. A segnare è Luiz Adriano, imbeccato da Poli, che trova scoperta la difesa dei rossoblu. Il Crotone trova però la forza di reagire grazie al guizzo di Budimir, entrato nel primo tempo al posto dell'infortunato Palladino. Mihajlovic reagisce inserendo Niang e Bonaventura, che cambiano ritmo al gioco del Milan. I gol arrivano proprio da loro due, ma solo nei supplementari, con un Crotone ormai crollato fisicamente. Solo applausi per i ragazzi di Juric, che tornano in Calabria però consapevoli di poter calpestare con onore il prato di San Siro.