«Chi s'impegna nel sociale per il bene comune, utilizzando risorse proprie e sacrificando interessi privati e familiari, è una persona da apprezzare e prendere come esempio. Questo principio, sancito anche dalla Costituzione, sottolinea l'importanza del supporto degli enti pubblici a coloro che contribuiscono a mantenere unita la comunità con esempi concreti e responsabili». Con queste parole, la dirigenza dell'Ac Amantea ha diffuso una nota stampa nella tarda serata di ieri per annunciare, con grande rammarico, la consegna della squadra di calcio all'amministrazione comunale.

«Per garantire l'iscrizione della squadra al prossimo campionato di Promozione, abbiamo ritenuto necessario richiedere un incontro con l'esecutivo per discutere sulla disponibilità e sulle condizioni reali delle strutture. Tuttavia, a distanza di più di due settimane dalla nostra richiesta inviata tramite PEC, non abbiamo ricevuto alcuna risposta», si legge nella nota della compagine blucerchiata.

Il comunicato continua evidenziando che tale comportamento, definito «irrispettoso», ha portato la società a prendere la decisione di consegnare, a malincuore, la squadra di calcio nelle mani del sindaco Vincenzo Pellegrino. «Vigileremo affinché vengano svolte tutte le azioni necessarie per tutelare un valore autentico quale è il calcio per la città di Amantea, che tra poco celebrerà il suo primo secolo di storia».