Non si è fatta attendere la replica del Cittanova dopo le dure dichiarazioni dell'ex direttore sportivo giallorosso, Gianni Condemi, con quest'ultimo che ha raccontato la sua verità in relazione all'ultima stagione e affermando come la dirigenza non pagava i giocatori da mesi e sottolineando, inoltre, remasse contro i giocatori stessi. Puntuale, a tal proposito, la replica nelle dichiarazioni al nostro network dell'ex vice-presidente Francesco De Matteis.

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Chiacchiere e false promesse

Sicuramente non gira intorno lo stesso De Matteis, partendo innanzitutto dall'operato dell'ormai ex ds giallorosso: «Il signor Condemi a Cittanova ha rischiato di far fallire la Cittanovese che è sempre stata una società seria e puntuale fin dal 1939. Con il suo avvento, devastante sotto ogni profilo, questo signore che dice di aver fatto la spesa ai ragazzi, ha prodotto montagne di chiacchiere e false promesse. Si è presentato a Cittanova millantando credito e sponsor e garantendo centomila euro di sponsor tramite aziende a lui vicine. Tutte chiacchiere. Alla fine ha prodotto una montagna di danni e centocinquantamila euro di extra-budget scoperti che la dirigenza ha dovuto coprire con proprie risorse economiche».

E allora lo stesso de Matteis va nel dettaglio: «Quando portò a Cittanova il centravanti Blas Tapparello, io personalmente chiesi notizie sui costi del calciatore e lui rispose che il budget del ragazzo era di quarantacinquemila euro più alloggio per lui e la famiglia. Dinanzi alle mie perplessità sui costi enormi che chiedeva il calciatore, lo invitai a rapportarsi con il presidente per capire se ci fossero le condizioni economiche in società per portare a termine un contratto così oneroso, ma lui rispose che non vi erano problemi di sorta in quanto avrebbe coperto lui con due sponsor di suoi amici i costi del giocatore. Il seguito poi è storia dal momento che a dicembre, su mia insistenza, Tapparello fu rispedito in Sardegna per contenere le uscite, poiché sempre il sig. Condemi aveva raccontato fandonie alla società, non essendo stato in grado di portare un solo centesimo di sponsorizzazione».

E ancora: «Lasciamo perdere i proclami che andava sbandierando ai quattro venti quando affermava di aver allestito un organico che avrebbe vinto il campionato, cosa assolutamente inesatta, infatti era evidente che tra noi e il Sambiase vi era una sostanziale differenza sul piano qualitativo e dell'esperienza del gruppo. Nonostante ciò il sig. Condemi, senza dare notizie alla società e senza mai chiedere preventivamente al presidente, e nonostante fosse squalificato, andava in giro per tutta la Calabria a emittenti radiofoniche e televisive rilasciando interviste nel cui contesto usava termini offensivi e lesivi nei confronti degli Organi Federali e Arbitrali a tal punto che mi sono visto costretto, nelle vesti di vicepresidente, a inviare a Condemi una diffida scritta e protocollata dalla segreteria della società con la quale lo invitavo categoricamente ad astenersi dal prendere parte a trasmissioni televisive e radiofoniche. Morale della favola? Ha continuato a fare di testa propria, come ha sempre fatto, al punto di aver subito un procedimento dalla Procura Federale per il contenuto offensivo nei confronti degli organi Federali e Arbitrali, procedimento nel quale lo stesso direttore ha coinvolto anche la società per responsabilità oggettiva». 

La questione spesa

L'ex vicepresidente de Matteis, poi, focalizza l'attenzione anche sulla questione spesa e pure in questo caso è dritto e conciso: «L'ex direttore sportivo ha preso in locazione per i ragazzi un appartamento privato, decisione presa come al solito autonomamente e poi, a cose fatte, ci trovavano di fronte a esposizioni economiche con B&B, ristoranti e appartamenti privati i cui titolari si presentavano dal presidente e dai soci a battere cassa. Condemi dice che faceva la spesa si ragazzi, ed è vero. Ma come la faceva la spesa? Andava lui di persona e quando venne smascherato mandava i ragazzi al supermercato Coop di un socio della squadra, il sig. Fazzari Andrea, ma sia lui sia gli ignari ragazzi andavano lì a fare la spesa senza pagare. Il primo mese spesero circa novecento euro e in seguito, lo stesso Fazzari mi telefonò per chiedermi come si doveva comportare per riscuotere la somma dovuto. Io, a nome della società, gli dissi che ai ragazzi erano stati garantiti cinquecento euro di spesa gratis al mese, e precisando inoltre di non dare peso all'ex direttore sportivo qualora si fosse ripresentato al supermercato».

«La replica era d'obbligo»

Situazioni che la dirigenza cittanovese ha sempre cercato di gestire in privata sede ma adesso, come afferma De Matteis, la stessa dirigenza è stata costretta a rendere pubbliche: «Evito in questa sede di affrontare altre questioni ancor più scabrose, per amor di patria. Nonostante il comportamento inqualificabile di Condemi, come società avevamo deciso di evitare di portare all'attenzione dei tifosi e della platea sportiva queste faccende squallide, di cui noi dirigenti provavamo enorme disagio e difficoltà a parlarne in pubblico, perciò abbiamo tenuto una condotta molto prudente e riservata. A questo punto, alla luce delle dichiarazioni folli di questo signore, millantatore di professione, ci siamo visti costretti a citare solo alcune vicende e su tante altre preferiamo evitare di citarle per una questione di stile»