Mentre a Verona l’arbitro Baroni dava il fischio di inizio alla sfida tra Chievo e Cosenza, a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte decretava lo stop del campionato. Non solo quello di serie B. Per una volta non vige la regola del The show must go on: il calcio si ferma come tutte le altre manifestazioni sportive. Il Governo per decreto ratifica la scelta già assunta unanimemente dalle federazioni sportive aderenti al Coni.

Vigilia agitata

Il match tra Chievo e Cosenza poi, era stato preceduto dalla defezione di Bruccini e D’Orazio: entrambi si erano rifiutati a quanto pare, di imbarcarsi per il Veneto. E alla luce delle ultime disposizioni, il loro gesto dimostrativo può essere valutato anche sotto una differente prospettiva. Forse per loro, non scatteranno le misure disciplinari che la società si era riservata di applicare.

Squadra rimaneggiata

Senza i due ammutinati e privo di Asencio, Kone, Kanoute e Monaco, Pillon è costretto a schierare una formazione largamente rimaneggiata ripescando Riviere, tornato dopo un infortunio, Legittimo e Casasola. Equilibrato l’avvio, con Djordjevic pericoloso direttamente su calcio di punizione, sfera oltre la traversa, e con la replica di Machach che non inquadra il bersaglio grosso.

Chievo in vantaggio

Proprio Djordjevic schioda lo 0-0 con un sinistro che fulmina il portiere del Cosenza Perina. Poco dopo il Chievo potrebbe anche raddoppiare ma questa volta l’estremo rossoblu disinnesca la minaccia mettendo in corner la sventola scoccata da Vignato dai venti metri. Il due a zero potrebbe arrivare ad inizio ripresa quando Segre evita Perina in uscita, ma la sfera viene allontanata da Idda proprio nei pressi della linea fatale.

L’inutile arrembaggio

Il Cosenza avanza il baricentro ma produce poco in area avversaria, costruendo nel complesso, solo una limpida occasione con Carretta che spedisce da pochi passi sul fondo. Nel recupero poi Meggiorini approfitta di una leggerezza di Legittimo, intercetta l’avventato retropassaggio indirizzato a Perina, e deposita in fondo al sacco chiudendo la contesa.