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Azzerare i ricordi. Un bel respiro. E ripartire. Con rinnovato entusiasmo. Il calcio è anche bello per questo. E poco importa se a farne le spese spesso sono, solo, gli allenatori. A Catanzaro è ufficialmente iniziata l’era Dionigi ed Alessandro Erra non esiste più. Almeno per i tifosi giallorossi che hanno abbracciato in massa il nuovo condottiero nel giorno della sua presentazione. Il tecnico modenese non promette castelli e bauli d’oro ma un obiettivo lo ha già centrato: riportare tutto a tre mesi fa, quando l’avventura del nuovo Catanzaro era appena iniziata. Come se nulla fosse successo.
Ora però toccherà al campo. Giudice supremo nel mondo del pallone. E per Dionigi e i suoi l’avversario non è certo dei più semplici. Al “Ceravolo” sbarca un Matera che sembra aver trovato la quadra giusta. Una squadra plasmata ad immagine e somiglianza del suo tecnico: quel Gaetano Auteri che a Catanzaro continua a dividere i sentimenti per un passato recente ancora non digerito.
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Storie di calcio che dalla terra dei sassi ai tre Colli porteranno Dionigi contro l’ultima squadra che ha allenato nel 2015. Da due anni aspettava la chiamata giusta per ripartire. Anche lui come il Catanzaro ha ancora tanto da dimostrare. Anche perché presto arriveranno i punti di penalizzazione, legati ad incombenze insolute nella passata stagione, ed il verdetto sulla presunta combine del 2013 contro l’Avellino. E l’aria nella città a tinte giallorosse, potrebbe diventare irrespirabile se associata ad una mancata svolta in campionato.