Serie B

Caserta, Morganti e Polito: la nuova triade alla guida del Catanzaro. Noto: «Inizia una nuova era»

VIDEO | Questo pomeriggio la conferenza stampa di presentazione dei nuovi direttori e l'annuncio del nuovo mister. Il presidente giallorosso: «Siamo riusciti a mettere i tasselli giusti al posto giusto»

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di Giampaolo Cristofaro
3 luglio 2024
22:45

L’attesa è finita. Il Catanzaro riparte con tutti i tasselli al suo posto. Il presidente Floriano Noto durante la conferenza stampa inaugurale ha annunciato che il nuovo allenatore dei giallorossi sarà Fabio Caserta. L’ex mister del Cosenza esonerato proprio dopo la sconfitta nel derby contro le Aquile nei prossimi giorni arriverà a Catanzaro e verrà presentato alla stampa. Si chiude dunque il cerchio per quanto riguarda l’assetto tecnico e societario del Catanzaro. Infatti l’incontro di questo pomeriggio ha visto la partecipazione e la presentazione del nuovo direttore generale Paolo Morganti e del nuovo direttore sportivo Ciro Polito.

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Noto: «Inizia una nuova era»

«Inizia una nuova era, come giusto che sia. Abbiamo due professionisti di grande valore, di grande spessore, di grandi competenze. Ci siamo affidati a un direttore generale che ha un'esperienza sia nella gestione, diciamo, di centri sportivi ma anche nella gestione di aziende. Ci siamo affidati un direttore sportivo anche lui di grande esperienza, quindi da questo punto di vista siamo contenti degli acquisti fatti. Oggi abbiamo annunciato anche il nuovo mister che era un po' il desiderato anche l'anno scorso da parte della nostra società, siamo riusciti un po' a mettere i tasselli giusti al posto giusto», ha dichiarato il presidente Floriano Noto ai giornalisti a margine della conferenza stampa.


«Non possiamo pensare oggi quinto, domani quarto, domani terzo. Noi lotteremo fino alla fine a fare i migliori risultati possibili, questo non c'è dubbio -  ha continuato Noto -. È chiaro che si compete anche contro le altre squadre. Ci auguriamo che sia così, ma non è detta né scritto questa cosa. L'impegno nostro, l'impegno del direttore sportivo, l'impegno del mister, è quello di creare un gruppo solido, un gruppo forte che possa competere contro tutti e tutti, quindi ci auguriamo che i risultati arrivino. Hai detto in conferenza di aver scelto Caserta in quanto uomo di parola, oltre che uomo calabrese».

Poi ritorna su Caserta: «È Calabrese. molte volte anche con i corregionali ci si intende insomma cioè è legato anche lui alla terra ed è venuto con una grande carica diciamo di voler fare e questo mi fa enormemente piacere. Come ho detto in conferenza noi diciamo come ben ricordate tutti l'anno scorso Vivarini era tentennava a rinnovare o meno con noi, quindi in quel periodo l'ex direttore sportivo Magalini aveva fatto una serie di colloqui, aveva messo tra i primi posti anche, anzi al primo posto aveva messo Caserta, ma avendo sentito cinque o sei allenatori portò una relazione per noi per il parco giocatori che avevamo. Credo che con Polito chiaramente non è stato neanche posto questo problema perché sfondava una porta aperta abbiamo creato un duo vincente abbiamo creato finalmente una diciamo una grande sintonia fra direttore sportivo e allenatore che devo essere sincero negli anni non abbiamo mai avuto insomma, perché i direttori sportivi passati subivano l'allenatore e l'allenatore subiva i direttori sportivi. Quindi oggi posso dire che ci sono grandi equilibri fra i due, si conoscono da anni, conoscono entrambi i pregi e i difetti, quindi ci sono tutti gli ingredienti per fare molto bene».

Polito: «Cercherò di dare un grosso aiuto al presidente Noto»

«Io faccio il direttore sportivo. È vero che è una figura ormai cambiata, io diciamo che sono un vecchio stampo che cerco di prendermi la responsabilità di decidere di mettere le mie conoscenze, le mie caratteristiche a disposizione di una città, di un club e di una squadra. Non faccio altro che il mio mestiere, niente di più», ha dichiarato il nuovo direttore sportivo del Catanzaro Ciro Polito a margine della conferenza stampa. 

Una peculiarità di Polito è quella di scoprire i giocatori sconosciuti da serie inferiori e di poterli portare alla ribalta: «È una cosa che ho sempre fatto e cercherò di farlo anche qui perché è quello che poi mi dà più soddisfazione». E poi a parlato di rivoluzione: «Quando va via un team vecchio come un allenatore che qua ha fatto dei grandissimi risultati e anche i direttori comunque hanno fatto un bel percorso, tra prestiti che sono ritornati indietro e tra giocatori che sono andati e qualcuno che andrà via anche per scelte tecniche è normale che ci sarà un bel cambiamento».

Priorità in tutti i reparti: «È normale che il portiere in questo momento è il ruolo che è mancante e cercheremo di arrivare almeno al ritiro con il portiere che serve. Cercheremo di portare qualche calciatore anche da serie inferiori, anche giovani che abbiamo comunque visualizzato nel percorso della stagione. C'è un bel team di scouting e cercheremo di far sì che approdino al Catanzaro». 

«La proprietà non mi ha fatto mai mancare niente, la verità. Noto è un presidente fisico, uno dei pochi rimasti. Ha un entusiasmo come un bambino. Cercherò di dargli un grosso aiuto per portargli onore a quel colore che lui è tanto legato», ha concluso Polito.

Morganti: «Qua tifosi e abitanti sono la stessa cosa»

«È una nuova avventura come posizione geografica, sicuramente, perché ho sempre lavorato al nord. Non è una nuova avventura per quanto riguarda il ruolo, perché l'ho già ricoperto in passato in una società di serie B come il Novara Calcio». Ha dichiarato il nuovo direttore generale del Catanzaro Paolo Morganti.

«Quello che mi ha colpito sicuramente nel primo periodo è l'amore di questa città verso Il calcio, io dico che sono stato colpito perché qua tifosi e abitanti è la stessa cosa, quindi c'è un amore veramente forte verso i colori del Catanzaro», ha continuato il dg.

Priorità alle strutture, ai campi sui quali si allena la squadra: «L'obiettivo è quello dotare il club, di patrimonializzare anche il club attraverso delle strutture di alto livello perché questo è dove svolgono poi l'attività principale i calciatori, quindi dobbiamo valorizzare quello che abbiamo, gli investimenti nella proprietà sono stati molto ampi e quindi andremo a sfruttarli poi nel ritorno dalla squadra dal periodo di ritiro».

 

 

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