La bellezza del calcio a cinque sta anche nelle storie che riesce a raccontare, coinvolgendo comunità calorose e affezionate a un gruppo di sportivi che sul parquet vogliono farsi conoscere e apprezzare. Non è un caso come il momento felice della Nausicaa ricada proprio nei giorni del patrono di Sant’Andrea allo Ionio, la squadra ha partecipato alle attività del paese e il clima di serenità è ben evidente.

Andreolesi e calcettisti marciano compatti, il mister Marco De Marchi ne è ben consapevole, nonché orgoglioso di quanto fatto sinora dal suo team. Il tecnico somigliante a Jurgen Klopp nei rapporti col gruppo e anche da un punto di vista fisico, sottolinea la sinergia avuta in questa prima parte della stagione: «I meriti sono sempre da distribuire in egual misura, partendo dalla società passando dallo staff tecnico, alla squadra e arrivando ai tifosi. Abbiamo cercato di costruire una rosa che ci permettesse di ben figurare da neo promossa nel campionato di B, ci stiamo riuscendo e ne siamo felici, ma la strada è ancora lunga e non dobbiamo adagiarci sugli allori dando il massimo in allenamento e in partita».

La compagine di futsal è sempre più seguita in un torneo sempre molto avvincente. La Nausicaa sinora ha conquistato sei vittorie e due sconfitte. 43 sono stati i gol realizzati, 24 quelli subiti e la sensazione di un torneo comunque intenso: «Questo è il campionato che mi aspettavo, è tirato – afferma il mister – in cui tutte le partite vanno giocate dal primo all’ultimo minuto. Ci sono squadre che magari tatticamente non sono prontissime ma hanno buone individualità. Così come ci sono team che non hanno elementi di spiccato valore ma sono ben messe in campo e giocano un buon calcio a cinque. Ogni sabato non ci sono partite scontate».

De Marchi del resto sa bene come l’ambiente sia uno sprone non indifferente per il quintetto in campo: «Questa è la mia terza stagione a Sant’Andrea Apostolo. La comunità andreolese mi ha accolto fin da subito in maniera fantastica. Io e i ragazzi cerchiamo di dar loro le soddisfazioni che meritano proprio perché non ci fanno mai mancare il loro sostegno. Ogni sabato nel nostro palazzetto c’è un calore particolare, cercheremo di fare sempre il massimo perché sappiamo che i tifosi saranno sempre dalla nostra parte».

La seconda piazza in campionato ingolosisce e, considerando il doppio scontro diretto previsto per le prossime settimane, si può anche pensare in grande. De Marchi con grande schiettezza afferma: «Come ho detto diverse volte, anche ai vostri microfoni dopo l’amichevole contro l’Acri di ottobre, non ci siamo prefissati obiettivi specifici. L’unico obiettivo del quale non volevo certamente sentire parlare era quello della salvezza. Sapevo che nei due anni precedenti erano state buttate delle fondamenta importanti e che con i nuovi innesti potevamo far bene». Conclude: «Con la società abbiamo solo focalizzato i nostri sforzi sul ben figurare da matricola. Il mio obiettivo era, e al momento lo è ancora, quello di perdere la voce ogni sabato e che i ragazzi sudino la maglia per quaranta minuti effettivi. È troppo presto per fare altri conti… facciamoli con noi stessi dando sempre il massimo».