Archiviato l’esordio amaro contro il Napoli Futsal, i rossoblù preparano la sfida di sabato contro la Roma 1927. Bossio: «Quest’anno serviva maggiore esperienza perché il livello è altissimo»
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Dopo l'esordio in trasferta dello scorso venerdì contro il Napoli Futsal, chiuso con un pesante ma anche ingiusto 6-0, la Pirossigeno Cosenza si appresta a preparare la prima casalinga contro la Roma 1927 – che nel primo weekend dell’anno ha battuto 5-3 l’Italservice Pesaro. Un match complicato che i giallorossi hanno ripreso due volte con Dimas prima di passare definitivamente in vantaggio.
Consapevole del passivo esagerato, mister Leo Tuoto nel post-partita di Aversa ha evidenziato: «La squadra fino al 2-0 ha tenuto bene il campo e ha provato a controbattere in ogni momento all'avversario. Il Napoli era sì rimaneggiato ma forse proprio in questo ha trovato maggiore forza compattandosi e lottando tantissimo. Complimenti a loro. Rimangono tre quarti di gara giocati bene da noi contro una grande squadra. Lavoreremo sugli errori e cercheremo di migliorarci. Questi ceffoni presi oggi ci serviranno per capire il livello altissimo di questo campionato».
La Pirossigeno paga, infatti, le tante occasioni sprecate nei primi 20’ e maledice l’estremo difensore napoletano Bellobuono, autore di due-tre interventi di rara fattura. Negli ultimi minuti ha prevalso poi la qualità degli azzurri, che hanno sfruttato gli spazi a disposizione e la qualità di alcuni interpreti come Cristian Borruto, autore di uno dei goal di giornata.
Nel frattempo, il ds Rocco Bossio ha rilasciato un’intervista sul sito ufficiale della Pirossigeno Cosenza – parlando di presente e di passato e invitando la città bruzia a sostenere i lupi del futsal: «Sono grato alla Pirossigeno perché hanno sempre avuto fiducia in me, io penso di aver ricambiato: dal lontano 2017, giorno della mia prima distinta in una partita di Coppa Italia di Serie C, ci siamo tolti tante soddisfazioni insieme. Impossibile dimenticare le cavalcate di Serie B e A2, guidate dal nostro grande mister».
«L’organico è stato costruito in base al livello del campionato, che quest’anno è altissimo. Oltre a gente esperta come Jefferson e Cabeça è arrivato un campione d’Italia come Restaino, oltre a un secondo portiere come Lo Conte che in fin dei conti è un primo. Rispetto agli altri anni abbiamo puntato più sull'esperienza. L’obiettivo rimane quello di salvarsi, poi se arriva qualche sorpresa la prendiamo al volo. Ai tifosi chiediamo il solito sostegno».