Il Brescia si vendica di chi il primo giugno lo spedì in Serie C, ma il Cosenza non è sceso in campo. La grinta e l’intensità di gioco che aveva caratterizzato le prestazioni degli uomini di Caserta finora non si sono viste. Anzi, a ringhiare sono stati biancoblù che, nonostante la spia della benzina lampeggiante, hanno portato a casa un risultato insperato. L’1-0 è maturato nella ripresa, ma subito dopo non si sono registrati tentativi degni di nota da parte di Tutino e compagni. Un passo indietro, senza ombra di dubbio. La sosta sarà salutare dalle parti del Marulla. 

Fiducia al baby Arioli

Il tecnico dà fiducia al baby Arioli per sostituire l’acciaccato Mazzocchi e fa accomodare inizialmente in panchina Canotto. Rispetto al ko interno con il Modena cambia anche la coppia di marcatori: tocca a Meroni e Sgarbi. Gastaldello, dal canto suo, per l’esordio in campionato si affida a Bianchi e Moncini in attacco.

Le scorie dello spareggio playout sono ancora lì sul terreno del Rigamonti e i padroni di casa fanno sentire i tacchetti iniziando con un discreto agonismo. Bisoli di testa cerca subito di scuotere i suoi, mentre Bjarnason dispensa a destra e manca interventi duri. Gli ospiti, essendo già al quinto match stagionale Coppa Italia compresa, hanno un livello di condizione migliore e gestiscono i ritmi della partita senza però affondare più di tanto.

Sbadigli fino al break, poi Brescia avanti

Al Cosenza viene negato un rigore per un fuorigioco millimetrico di Arioli, poi Tutino dal fondo serve l’accorrente Voca che sfiora il palo alla sinistra di Lezzerini. È forse l’unico sussulto delle due compagini fino all’intervallo, anche perché le Rondinelle cercano con insistenza di scodellare palle sporche al centro dell’area dominata da Meroni e Sgarbi.

Nella ripresa, però, a sorpresa passa il Brescia a margine di uno sprazzo di grande qualità degli uomini di Gastaldello. La combinazione, tutta di prima, tra Bianchi, Fogliata e Bjarnason porta l’islandese a battere Micai. Nell’occasione molto leggera la retroguardia dei Lupi che ha permesso agli avversari di dialogare in un fazzoletto.

Esordio per Canotto, rosso per Sgarbi

Caserta corre subito ai ripari: fuori uno spento Marras per Canotto. Il fantasista calabrese è di Corigliano Rossano e, dopo aver affrontato i Lupi in 13 occasioni nell’arco della sua carriera, indossa la maglia rossoblù. Al 20’ la risposta dei calabresi: Arioli converge dalla sinistra e calcia con violenza incrociando la provvidenziale deviazione di Papetti. Il Cosenza non sfonda e al 31’ resta in inferiorità numerica. L’arbitro Maresca ravvisa un intervento pericoloso di Sgarbi ai danni di Borrelli (che poco dopo colpirà il palo) ed estrae il cartellino rosso nonostante le proteste del diretto interessato. La contesa termina in quel preciso istante.

Il tabellino di Brescia-Cosenza

BRESCIA (4-3-1-2): Lezzerini; Papetti; Cistana, Mangraviti; Dickman; Fogliata (41' st Besaggio), Bisoli; Ndoj (12' st Olzer); Bjarnason; Moncini (11' st Borrelli), Bianchi. A disp.: Andrenacci, Riviera, Maccherini, Adorni, Nuamah, Ferro. All.: Gastaldello
COSENZA (4-2-3-1): Micai; Rispoli, Sgarbi, Meroni, D’Orazio; Zuccon, Calò (39' st Viviani); Marras (9' st Canotto), Voca (39' st Fontanarosa), Arioli (22' st Crespi); Tutino (39' st Zilli). A disp.: Marson, Venturi, Occhiuto, Praszelik. All.: Caserta
ARBITRO: Maresca di Napoli
MARCATORI: 8' st Bjarnason (B)
NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'incidente ferroviario a Brandizzo. Espulso al 31' st Sgarbi (C) per gioco violento. Ammoniti: Bjarnason (B), Arioli (C), Olzer (B), Bisoli (B), Calò (C). Angoli: 7-6 per il Cosenza. Recupero: 4' pt - 7'+1’ st