Il Sud è una terra fantastica, piena a volte di contraddizioni, ma che nel suo essere intrinseco ha delle particolarità che il resto del globo se le sogna. Un esempio lampante? Il calcio e la fede religiosa. Tecnicamente queste due cose sono legate da un filo impercettibile che, ovviamente, non vuol cadere nella blasfemia. Nello specifico, nel capoluogo pitagorico, tutti, chi più chi meno, sono devoti alla Madonna di Capolonna e al Crotone Calcio, due facce della stessa medaglia crotonese.

 

Parlando di calcio e fede religiosa, quest'anno la salvezza o meno del club rossoblu è appesa all'ultima giornata di campionato, che si terrà domenica 20 maggio, dove il Crotone incontrerà il Napoli di mister Sarri al San Paolo. Ecco un altro esempio di vera tipicità meridionale positiva, la squadra azzurra e San Gennaro, patrono del capoluogo partenopeo.

 

Il pareggio del Crotone ieri contro la squadra di mister Inzaghi, ha rimandato la “pratica” salvezza a domenica prossima; c'è un po' di sconforto tra i tifosi rossoblu, carichi più che mai soprattutto nelle ultime gare contro il Chievo e la Lazio – in quest'ultima la Curva Sud ha sfoggiato una delle più belle coreografie mai realizzate. Sconforto che però si scansa facendo posto alla fede, al solo pensiero che l'ultima gara di campionato, nella quale ci si gioca la permanenza in Serie A, si terrà lo stesso giorno della festa della Madonna di Capocolonna. 

 

È tutta una “preghiera” affinchè il miracolo salvezza possa avverarsi anche quest'anno, dove si chiede alla Madre di tutti i crotonesi un altro anno nella massima competizione calcistica italiana. Ripetiamo, senza blasfemia. E' tutto un pensiero colorato che non cadrebbe mai in volgarità o nella mancanza di rispetto verso i "supporters" religiosi. Chissà dall'altra parte San Gennaro cosa ne pensa?