Con l’inizio del campionato di Serie B è ripartito anche "11 in campo", il programma sportivo, condotto da Maurizio Insardà, in onda su LaC Tv ogni lunedì alle 21.30. La nuova stagione della trasmissione ha visto ieri sera il debutto del nuovo opinionista: l'allenatore Francesco Cozza. Insieme all'ex calciatore della Reggina anche il giornalista de La Gazzetta dello Sport Nicola Binda. Tanti i temi affrontati e gli ospiti. Alla prima puntata della nuova stagione di "11 in campo" hanno partecipato: il direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta, il bomber del Catanzaro Pietro Iemmello e il portiere del Cosenza Alessandro Micai. Con loro si sono trattati i temi principali, e soprattutto i risultati, della prima giornata del torneo cadetto. Un turno positivo per le due squadre calabresi, con il pari interno (1-1) del Catanzaro con il Sassuolo e la bella vittoria casalinga (1-0) del Cosenza contro la Cremonese

«Siamo soddisfatti del nuovo mister Caserta, anche la piazza ha risposto con entusiasmo. L’obiettivo di quest’anno è sicuramente la salvezza. Felici anche del nuovo direttore sportivo Polito che dopo il Bari si è rimesso in gioco qui da noi». Parole e musica di Pietro Iemmello che, ai nostri microfoni, alla domanda di Nicola Binda sul nuovo probabile capocannoniere di Serie B risponde: «Perché non io, sarebbe il mio sogno». 

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Sul versante rossoblù nella prima puntata del format sportivo di LaC ospite in collegamento telefonico il portiere Alessandro Micai che ha commentato la bella e entusiasmante vittoria del Lupi contro la Cremonese, una delle favorite al salto di categoria: «Sono soddisfatto della partita giocata - ha affermato il portiere -, ho trovato subito un feeling con Alvini. Tutino? Sono felice per lui e per il nuovo arrivato Fumagalli, cosi come peri il ritorno di Mazzocchi con i quali si è creata subito una bella intesa».

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L'estremo difensore rossoblù racconta: «Ho avuto diverse proposte da varie squadre ma ad una certa età cerco l’affetto e la stima che la società del Cosenza mi sta dando. Alcune squadre mi hanno proposto contratti ma nessuna squadra mi ha fatto sentire come il Cosenza. Chiaro è - specifica il portiere rossoblù - che il mercato è ancora aperto, la mano sul fuoco non ce la metto anche perché non sono l'unico a decidere la mia posizione, e quindi è tutto un cantiere aperto». E ancora: «La mia volontà di rimanere a Cosenza la sappiamo tutti - dice - è chiaro che se arrivano realtà importanti per fare campionati in squadre di blasone è normale che un giocatore ci pensi due volte».