A Venezia 79 la bella Calabria, quella dell’arte, della fotografia e della cultura. La nostra terra ha così giocato da protagonista alla 79ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica diretta da Alberto Barbera. È stata quindi una settimana intensa e di grande successo che si è appena conclusa. Il Leone d'oro di Venezia 79 per il miglior film è stato vinto da All the beauty and the bloodshed, documentario di Laura Poitras sulla fotografa Nan Goldin.

Tra i calabresi spiccava il maestro Giuseppe Spadafora, prestigiosa firma dei gioielli che nel corso degli ultimi 50 anni hanno segnato il successo di attrici, cantanti e perfino papi. Spadafora è da anni protagonista della scena durante la più importante kermesse internazionale del cinema in Italia. Il premio Starlight International Cinema Award, di cui il brand è ormai partner consolidato, quest’anno taglia il nastro della IX edizione, divenendo un punto di riferimento imprescindibile per il mondo dell’Arte e della Cultura mondiale.

A Venezia 79 i premi alla Carriera ad Aurora Quattrocchi (molto apprezzata in “Nostalgia” di Martone) e Paolo Virzì, alla rivelazione maschile Leonardo Maltese ne “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio, insignito come miglior film. Migliore attore Tommaso Ragno. Tra i registi premiati, anche Gianni Amelio e Giuseppe Tornatore, quest’ultimo per “Ennio”, il documentario sulla vita di Ennio Morricone. Un premio anche a “La voglia matta di vivere” di Ricky Tognazzi in occasione del centenario dalla nascita di suo padre Ugo.

Per il maestro Giuseppe Spadafora, Ceo dell’azienda, è «sempre un’emozione unica essere a Venezia ed un grande orgoglio mostrare al mondo le nostre creazioni apprezzate per il loro fascino e la loro unicità. Attraverso il premio desideriamo far passare un messaggio di positività. Ci piace pensare che ogni esperienza che viviamo, ogni viaggio che ci aspetta sia unico: guardiamo avanti con speranza e vorremmo trasmettere il nostro entusiasmo puntando a contribuire a un futuro prezioso, affinché tutti possano vivere un pezzettino della nostra realtà».

E c’era a Venezia 79 un altro pezzo della Calabria più bella, quella della Dolce Vita: menzione speciale alla Carriera per Rino Barillari, «per aver saputo raccontare, con indiscussa maestria, il cinema internazionale che è passato per Roma negli anni della dolce vita».

Tra gli eventi particolari anche l’assegnazione del premio Fondazione Mimmo Rotella ad Oliver Stone per il suo documentario Nuclear, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema. Il Premio Fondazione Mimmo Rotella, dedicato alla feconda relazione tra i linguaggi del Cinema e dell’Arte, nato nel 2001 per volontà del grande artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006) è un'altra testimonianza della bella Calabria che si fa conoscere in tutto il mondo attraverso il palcoscenico che offre la mostra internazionale del cinema di Venezia.