Premiata a Dubai con l'Oscar della moda e del design, la collezione di copricapo dell'artista calabrese Giuseppe Fata, reduce dalla finale di X Factor e presente con le sue sculture indossabili anche all'Eurovision Song Contest, ha chiuso a Cosenza, con una sfilata emozionante, la South Italy Fashion Week.

Contaminazioni in città

La kermesse ideata da Giada Falcone, promossa con la Moema Academy e inserita nel calendario nazionale di Confartigianato Moda, per quattro giorni ha contaminato la città con shooting fotografici, workshop, dibattiti su arte, costume e spettacolo, offrendo una ribalta nazionale ai giovani stilisti locali. Prestigiosi gli ospiti, premiati con le creazioni in argento realizzate da Scintille Montesanto che ha curato anche la sfilata di gioielli del brand Recarlo, nel corso della della serata evento organizzata nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia e introdotta dalla performance musicale di Laura DjLo.

Gli altri protagonisti

Tra i protagonisti anche il fotografo vibonese Armando Grillo, di ritorno da Miami dove è stato impegnato per un servizio di immagini per Louis Vitton e il re del cashmere Saverio Palatella. Riconoscimenti inoltre, per la fabbrica tessile Bossio di Calopezzati, azienda partner di Fendi nell'ambito del progetto Hand to Hand, e per Scaramuzzo hair stylist che ha curato l'acconciatura delle modelle. In passerella infine, le pigotte create per sostenere il progetto Covax di Unicef, i capi d'abbigliamento della pellicceria Prestige, le creazioni degli allievi della Moema Academy e quelle di Angelo Scatigno e Marina Dantone provenienti dall'Independent Style.

Opportunità per i giovani

«Per molti giovani - ha detto Giada Falcone - questa manifestazione, giunta alla quinta edizione, è un trampolino di lancio. Il nostro progetto si sta evolvendo - ha aggiunto - dopo le positive esperienze di AltaRoma e della Biennale di Venezia. Appena l'attenuazione del Covid lo consentirà saremo inoltre in Cina per la Fashion Source di Shenzhen». Ricordato con un premio alla memoria Eugenio Carbone, sarto e modellista cosentino. Collaboratore, tra l'altro, delle sorelle Fontana, vestì con i suoi abiti anche Mina.