Rosa Mazzei, direttrice artistica della kermesse, spiega il grande successo: «In un'era in cui c'è tutto a disposizione, la gente ha deciso di tornare a guardare spettacoli dal vivo»
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Il teatro non è morto, anzi. La cultura dal vivo è tornata prepotentemente di moda. Questo sentore si è rivelato esatto per gli organizzatori di Rovito InCanto. La kermesse ha esordito con la serata dedicata a Ennio Morricone al teatro di Rovito. Sold out e successo oltre le aspettative? Rosa Mazzei, direttrice artistica di Rovito InCanto, non si nasconde: «Ce l'aspettavamo in realtà. Era una bella serata e il teatro, con i suoi 140 posti, si è riempito rapidamente», afferma ai nostri microfoni. La risposta del pubblico conferma una tendenza in crescita: il teatro sta riconquistando il suo spazio nella vita sociale.
Rovito InCanto conferma il ritorno del teatro nell'era dello streaming
In un’epoca dominata dallo streaming, in cui (specialmente d'inverno) il famoso Netflix and Chill sembra una necessità più che un'opportunità, il pubblico sta riscoprendo il valore dell’esperienza teatrale. «Forse le persone non vogliono più stare sole a casa a scegliere tra infinite opzioni di intrattenimento» osserva Rosa Mazzei. «Questo perché quando ci sono tante opzioni, sostanzialmente, è come se non ce ne fosse nessuna. Invece così si sa benissimo cosa si va a vedere».
Il successo della serata non è stato solo merito dell'omaggio a Morricone, ma anche di artisti di spicco come Stefano Tanzillo e Andrea Bauleo. «Abbiamo scelto di puntare su talenti locali, dimostrando che la Calabria è ricca di eccellenze artistiche in grado di attrarre il pubblico senza dover cercare nomi da fuori».
Il teatro di Rovito come centro della comunità
Quello che è emerso da Rovito InCanto è che la struttura possa essere il centro della vita culturale del paese. Rosa Mazzei fa un esempio abbastanza evidente. «Bisogna fare come accade per i centri sportivi. Anche il teatro può offrire mostre, corsi di recitazione e momenti di aggregazione prima e dopo gli eventi» sottolinea la direttrice artistica. «In una realtà come Rovito, situata a pochi minuti da Cosenza, il teatro può diventare un elemento centrale per contrastare lo spopolamento e avvicinare i giovani alla cultura». E anche per i turisti della montagna bruzia: «Siamo a venti minuti da Camigliatello e a mezz'ora da Lorica. Fra l'altro è un'uscita di superstrada. Se venissero rafforzati i trasporti potremmo tranquillamente diventare un centro culturale per tutto l'hinterland»
Rovito InCanto, spazio ai giovani e un occhio all'indotto
Rovito InCanto ha portato in scena soprattutto giovani fra i 25 e i 30 anni, nuove leve della musica locale. La direttrice artistica Rosa Mazzei non ha dubbi: «Il fermento culturale giovanile esiste, soprattutto grazie a istituzioni come il conservatorio. Chi è all’esterno spesso non se ne rende conto, ma c’è una forte volontà di avvicinarsi al mondo artistico». Il teatro di Rovito potrebbe essere il punto di riferimento per un nuovo movimento culturale che coinvolga anche i comuni limitrofi. «Se ci fossero migliori collegamenti con le località turistiche, il teatro potrebbe attrarre ancora più pubblico».
E poi i benefici economici: «Chi arriva in anticipo cerca un posto dove bere qualcosa o fare una passeggiata» spiega Mazzei, sottolineando l’opportunità di sviluppare l’accoglienza turistica. Il teatro di Rovito vuole farsi conoscere e lancia un appello a chiunque voglia organizzare eventi in uno spazio accogliente e non dispersivo. Intanto, il calendario prosegue con appuntamenti di rilievo: il 9 marzo con “Accarezzame” del Maestro Perri sulla canzone napoletana, il 13 aprile con il recital lirico di Tanzillo-Bauleo e il 9 maggio con il Bel Canto Ensemble.