È stata firmata questa mattina la Convenzione tra il Comune di Reggio Calabria e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia che ha ad oggetto il primo accordo di valorizzazione delle aree archeologiche della città di Reggio Calabria. Ad accogliere a Palazzo San Giorgio la Soprintendente Anna Maria Guiducci, il sindaco Giuseppe Falcomatà con l’Assessore alla Valorizzazione del Patrimonio artistico e culturale, Irene Calabrò, il dirigente e i funzionari del settore Cultura e i presidenti delle associazioni Fai, Touring Club e Italia Nostra.

L’accordo

Nato dalla linea espressa dalla Giunta Falcomatà per assicurare la conservazione e il monitoraggio delle aree archeologiche e monumentali, suggella la proficua e continuativa collaborazione instaurata nel tempo fra il Comune, ente proprietario delle aree, e la Soprintendenza, che ha in consegna il patrimonio archeologico e monumentale dello Stato.
La convenzione definisce infatti le linee guida per la gestione e la custodia delle aree archeologiche e monumentali, sia per quanto riguarda la modalità di apertura al pubblico, sorveglianza e accoglienza ai visitatori, sia per la manutenzione, le attività culturali e di valorizzazione all’interno dei siti.

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«Sigliamo oggi un patto tra istituzioni - ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà - che inaugura un metodo, da cui discendono modalità di gestione codificate dei nostri siti archeologici. La riscoperta del nostro patrimonio archeologico - ha continuato il Sindaco - è un percorso in cui crediamo molto, che si muove nella direzione della riacquisizione del senso di identità, orgoglio e appartenenza alla nostra città».

 

Soddisfatta l’assessore Irene Calabrò, che ha evidenziato: «Una delle prime applicazioni pratiche - consisterà nella pubblicazione immediata delle manifestazioni interesse per la gestione integrata che permetteranno di estendere le modalità di apertura al pubblico, sorveglianza e assistenza ai visitatori, nonché dare avvio a percorsi di valorizzazione finalmente all’altezza di una città a forte vocazione culturale e turistica».