È stato pubblicato nei giorni scorsi su Spotify "La macchina volante", il nuovo singolo del gruppo calabrese, nato ad Acri, I Moti Rivoluzionari. Dal rockfolk ad un nuovo respiro, i testi e le musiche de I Moti Rivoluzionari si spingono verso una ballata contemporanea che affronta temi sempre collettivi quanto personali, arricchiti dalla collaborazione del cantautore Francesco Forni, noto cantautore che ha seguito il singolo curandone gli arrangiamenti. 

Il brano «parte da una condizione attuale, dal condizionamento di un mondo intriso nel virtuale -si legge in una nota -, "per farci sorridere ci infileranno la testa in un contenitore e noi li dentro ad aspettare la macchina volante" , alla riscoperta di una libertà atavica che chiede di essere ritrovata, alla tutela di un pianeta verde che stiamo finendo di devastare e che diventa sinonimo di un mondo più intimo dove risiede quella sensazione indescrivibile che ci mantiene sempre in ricerca e che manca "arriveremo a volteggiare leggeri su un’amaca sospesa su due alberi maestosi"».

Questa macchina volante «che si aspetta come si aspetta la fine del mondo, di un’epoca, di un amore, ci proietta in un futuro che ha nostalgia del suo passato. Un’ansia di nuovo che vuole portare con sé il senso del bello vissuto, come a premere sul tasto rewind per rivivere e imprimere ancora meglio le scene del proprio film, i momenti primari e quelli “avvolti di stelle”, un’armonia di una terra che “non sa di bruciato”, un mondo che non abbiamo rovinato, un amore che non abbiamo e non ci ha abbandonato».

Chi sono I Moti Rivoluzionari

I Moti Rivoluzionari nascono nell’agosto del 2016 ad Acri, in provincia di Cosenza, dall’intuizione del cantante Michele Marchese che incontra l’esigenza di fare musica del chitarrista Giuseppe Azzinnari e del tastierista Marco Spezzano. Dal desiderio in comune dei tre si innesca una complicità reciproca che diventa subito progetto e coinvolge il bassista Giuseppe Cofone e il batterista Cosimo Azzinnari. La formazione, contaminata da influenze folk rock, si lascia intrigare da sonorità balcaniche, virando nell’ultimo periodo verso una rotta cantautorale. Sviluppa nel tempo un genere dal carattere sempre più personale che mantiene un occhio attivo su tematiche inerenti il sociale, i diritti e le situazioni di marginalità, indagando moti, contraddizioni e sfumature provando a dare voce alle complessità interne che abitano l’animo umano. Nel 2019 esce il loro primo EP “Nemico Del Sol” al quale si aggiunge la collaborazione di Emanuele Calvosa (tromba), Joe Santelli (chitarra acustica/elettrica) e Ileana Rende (violino). L’EP autoprodotto raggiunge il numero di 500 copie vendute. Partecipano a diverse rassegne e iniziative del panorama calabrese come il Be Alternative Fest, il Sila Music Contest e il Rock Festival di Cotronei. Viaggiano e si esibiscono anche altrove, li troviamo al Lian Club di Roma, al Festival ArtiLibere di Vasto e in numerose situazioni di piazza e club sparsi lungo la penisola.

Gruppo di apertura al concerto della Bandabardò all’interno della rassegna Rifugi InCantati presso Montecurcio (Camigliatello Sitano), sono fra i finalisti di SanremoRock con il brano “Messaggio In Bottiglia” nel 2019.