La grande tradizione della chanson francese, da Edith Piaf e George Brassens a Serge Gainsbourg ed i ritmi del jazz manouche saranno protagonisti della fine estate sullo ionio cosentino. Dopo Padam Padam Padam, il concerto straordinario ospitato al Castello Ducale di Corigliano lo scorso novembre 2015, su invito della Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying, ritorna in Calabria la più famosa cantautrice ed interprete francofona in Cina ed in Oriente, l'artista canadese Mademoiselle et son orchestre. Due le tappe calabresi della sua unica tournée europea 2016: il 26 agostonel cuore della Città del Codex, nel centro storico di Rossano e sabato 27 sul Lungomare di Roseto Capo Spulico, la Città della Ciliegia più bella d'Italia e del Castello Federiciano.

 

 

 

Affascinante la prima tappa, a Rossano. Promosso dalla storica associazione europea Otto Torri sullo Jonio e dalla Simet Spa, con il patrocinio del comune di Rossano ed in collaborazione con Slow Food Pollino Sibaritide Arberia l'aperitivo-concerto di Mademoiselle et son orchestre del 26 agosto, si terrà nella caratteristica Discesa di Piazza Duomo, di fronte la Cattedrale dell'Achiropita, alle 22. Degustazioni di vini calabresi, di birra artigianale e di produzioni d'eccellenza selezionati da Slow Food faranno da cornice all'originale performance della giovane e bella artista canadese.

 

 

Il  27 sul Lungomare di Roseto Capo Spulico, l’appuntamento si concretizzerà con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale guidata da Rosanna Mazzia, insieme ad Otto Torri sullo Jonio ed al Convivium Slow Food di Rossano-Saracena. L'esibizione di Mademoiselle et son orchestre chiuderà i festeggiamenti in omaggio alla ciliegia rosetana, riconosciuta e premiata come la più bella d'Italia, iniziati con la grande Festa Slow Food ospitata, con una partecipazione straordinaria di pubblico, lo scorso giovedì 18 sempre sul Lungomare.

 

 

 

Autrice, compositrice ed interprete del Québec (Rimouski, Canada francofono), Marie Claude Lebel, in arte Mademoiselle et son orchestre è emigrata ed arrivata a Pechino nel 2002 dove entra immediatamente nel circolo dei musicisti underground.

 

 

Su ritmi festosi ispirati al jazz manouche, (nomade non solo di spirito, dotata di massicce dose di umorismo ed equipaggiata sempre ed ovunque col suo aquilone rosso!) ripropone i grandi classici di Piaf, Brassens, Gainsbourg e tanti altri. Le composizioni originali del gruppo sono canzoni umoristiche, testi figurativi che trasportano il pubblico nell'universo sbalorditivo, elegante e surrealistico di un'artista eclettica, dagli occhi magnetici e dal sorriso rivoluzionario.