Da "Vivere" ad "Un Medico in famiglia", da "Centovetrine" a "Don Matteo" passando per "Arbëria". La carriera artistica dell'attrice e regista Caterina Misasi, originaria di Cosenza, è motivo di orgoglio per il talento cristallino di cui è espressione e per l'intera comunità calabrese che le ha dato i natali.
 
In occasione dell'imminente proiezione di "Cosenza in testa", cortometraggio diretto dalla stessa Misasi, l'affermata professionista contesa da cinema, teatro e tv ha fatto visita agli studi di Rende di LaC OnAir per parlare del corto e della sua prima nazionale in programma lunedì 8 aprile alle ore 19 presso il Cinema San Nicola di Cosenza. L'obiettivo dell'opera è quello di svelare le bellezze della città bruzia non sempre visibili ad occhio nudo, attraverso un viaggio che si snoda dal duomo al castello normanno-svevo, attraversando Villa Vecchia e finendo al chiostro di Santa Maria delle Vergini. Non un semplice percorso, una fredda camminata, ma un tentativo per osservare Cosenza e la Calabria con uno sguardo puntato sulla cultura nelle sue varie sfaccettature: danza, letteratura, storia, teatro, cinema, musica, pittura, artigianato, scultura. 

«Ogni volta che torno a Cosenza mi si apre il cuore - ha affermato la regista-. Sento che è la mia città. Mi piace stare in Calabria, regione che deve essere conosciuta non soltanto per i suoi mari ma anche per la sua storia. In "Cosenza in testa" le vere protagoniste sono le metafore, le suggestioni. Nel corto, una donna, interpretata da Vera Dragone, si smarrisce nella città, desolata e vuota, e si sente inseguita da qualcosa. Ad un certo punto vede un portone semi aperto ed entra, trova una bottiglia di birra, se la beve ed è come se entrasse in una sorta di sogno. Inizia così un viaggio in cui perdendosi alla fine riscopre se stessa. Per me "Cosenza in testa" è un grido di libertà». Il progetto ha coinvolto numerosi attori e maestranze calabresi ed è stato reso possibile grazie al crowdfunding e al sostegno di privati ed aziende provenienti dall'intera regione

Nel corso dell'intervista, ripercorrendo le tappe principali della carriera di Caterina Misasi, non è mancato un passaggio relativo ad "Arbëria", film che ha visto l'attrice protagonista, incentrato sulla vita degli arbëreshë. Una comunità che ha affascinato l'attrice per la sua capacità di mantenere nei secoli la propria storia, la propria lingua e le proprie tradizioni. 
 
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