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“Sulla base dei riconoscimenti già ottenuti dalla Calabria – ha evidenziato l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri -, la "Varia" di Palmi, la Sila come riserva delle biosfere e il Duomo di Cosenza come simbolo di pace, la Regione ha inteso costituire il comitato Unesco della Calabria, con il compito di promuovere e sostenere i beni e le candidature calabresi presso l’Unesco. La Calabria – ha spiegato ancora l’esponete della Giunta regionale - con la costituzione del comitato Unesco testimonia ancora una volta la propria vocazione culturale dimostrando coi fatti che la valorizzazione e la promozione della cultura e del patrimonio culturale sono il vero volano di cambiamento capace di trasformare la regione da terrà di problemi in terra di opportunità”.
Il presidente Domenico Romano Carratelli ha voluto sottolineare la necessità di dare una dignità culturale alla Regione e ha dimostrato di voler promuovere contatti diretti con il Ministero dei Beni Culturali, con il comitato nazionale Unesco, i club Unesco nazionali, regionali e provinciali sia per focalizzare l’attenzione sulla tutela del patrimonio e per verificare le realtà che hanno avviato il percorso per un possibile riconoscimento del patrimonio Unesco.
Il comitato è composto inoltre da Luigi Renzo, Patrizia Nardi, Vincenzo Arvia, Marilena Cerzoso, Nando Ciliberti, Franco Ferlaino, Sonia Ferrari, Franco Galiano, Leonardo Leonetti, Adelmo Manna, Enrico Marchianò, Rocco Militano, Antonio Montuoro e Antonio Montuoro.
Tra le candidature già al vaglio dell’Unesco, la Calabria annovera la Sila, come patrimonio materiale dell’Umanità, e il "Codex Purpureus Rossanensis", come patrimonio immateriale "Memoria del mondo" e la Regione sta lavorando per candidare anche le minoranze linguistiche e il "Codex Romano Carratelli”.
Il prossimo incontro del comitato è stato stabilito per il 5 novembre nella città di Tropea.