“Per alcuni aspetti, dal punto di vista della qualità, la tv, rispetto al passato è migliorata tantissimo. Ho iniziato la mia esperienza lavorativa con il ‘Giornale di Calabria’ nel ’73, sogno terminato con la chiusura del giornale. Nel frattempo ho aperto una radio, ho collaborato con numerosi periodici e anche altre radio”.

 

A parlare è Mario Lo Gullo, intervistato da Anna Prete nel corso della trasmissione ’30 Minuti’. Esperto in comunicazione è autore del libro ‘Informazione e comunicazione commerciale in Calabria’, libro dedicato alle televisioni calabresi’.

 

“Mentre scrivevo, facevo radio e tv, la pubblicità è nata per caso. Professionalmente è con il gruppo della Gazzetta del Sud che nasco come pubblicitario, mi occupavo del giornale più importante della Calabria ma collaboravo anche con altre testate come ‘Il mattino’ e ‘Il resto del carlino’. È cominciato tutto nel 1980-81. La pubblicità è stato il mio primo vero lavoro”.

 

Parlando del suo ultimo lavoro Mario Lo Gullo definisce il suo libro ‘una memoria storica’: “Ho cercato di far capire come si lavora in radio, in tv, soffermandomi su giornalisti, editori e clienti che non ci sono più. È un libro dedicato agli addetti ai lavori e non solo, un libro autobiografico ma non solo.

 

La comunicazione in Calabria penso sia tutto. Il mio lavoro - continua - è il comunicatore, lavoro che faccio da sempre. In realtà l’informazione con la comunicazione commerciale è sempre stata in conflitto ma ora le cose sono cambiate in meglio. Ora si parla liberamente, c’è più disinvoltura”. Parlando dei suoi progetti futuri: “Continuo a lavorare ma voglio dedicarmi a scrivere. Sto già preparando la seconda edizione di questo libro”.